Il Dipartimento previdenza dello Spi Cgil Veneto coordina i collaboratori che sul territorio si occupano di pensioni, gestisce formazione, aggiornamento e comunicazioni interne ed esterne in ambito previdenziale, in stretta collaborazione con lo Spi Cgil nazionale, la Cgil e l’Inca.
Sul territorio, in particolare, il sindacato si occupa della tutela individuale, del recupero dei diritti inespressi (o diritti nascosti) e del controllo della pensione, garantendo a molti pensionati e pensionate l’esercizio dei loro diritti e il recupero di somme, talvolta anche ingenti, che spettano loro.
Nelle nostre sedi (le leghe) Spi Cgil, dislocate in tutto il Veneto, sono presenti operatori previdenziali in grado di informare e assistere su tutte le tematiche relative a:
- requisiti per il diritto alle pensioni di vecchiaia, anzianità, anticipata
- trattamenti di invalidità e pensione ai superstiti
- supplemento e ricostituzione di pensione
- assegni famigliari
- integrazione al minimo
- maggiorazioni sociali
- pensione sociale e assegno sociale
- trattamenti economici per invalidi civili e disabili
- controllo ObisM – cumulo pensione e altro reddito
- controllo e verifica comunicazioni/accertamenti INPS
Inoltre, per gli iscritti alla Cgil non dotati di un collegamento internet, viene fornita assistenza per lo svolgimento delle procedure di ottenimento dello SPID, necessario per accedere alla propria area riservata del sito INPS e a un numero crescente di servizi online della Pubblica Amministrazione.
Il fisco e la politica tariffaria rivestono grande importanza per i sindacati dei pensionati. La difesa del potere d’acquisto delle pensioni si attua anche attraverso adeguate politiche fiscali e tariffarie in favore della popolazione anziana, sia a livello nazionale che a livello locale.
La negoziazione sociale territoriale con le amministrazioni locali, sviluppata dai sindacati dei pensionati con la proposta e la sigla di protocolli d’intesa, ha contribuito a tutelare il reddito dei pensionati, in particolare di quelli più esposti al rischio povertà. Ad esempio, è grazie all’iniziativa sindacale che in molti comuni del Veneto è stata innalzata la soglia di esenzione dell’applicazione dell’addizionale Irpef comunale o sono state attivate agevolazioni per l’accesso ai servizi di trasporto locale.