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Inchiesta Report sulla sanità veneta: basta nascondere la polvere sotto al tappeto

Ha scatenato un mezzo putiferio politico l’inchiesta giornalistica svolta dalla trasmissione televisiva della Rai Report sul sistema sanitario veneto. La giornalista Claudia Di Pasquale ha documentato il progressivo depotenziamento del sistema degli ospedali veronesi e veneti, misurato attraverso le chiusure delle unità di Pronto Soccorso e dei Reparti di lungodegenza, a cui ha corrisposto un vero e proprio depauperamento nel momento in cui le cosiddette “strutture intermedie” – che avrebbero dovute essere costituite dagli ospedali di comunità e altri presidi territoriali a più bassa intensità di cure – non sono mai veramente decollate.

In realtà niente di nuovo sotto al sole: tale processo è sotto agli occhi di veronesi e veneti da ormai molti anni. Come Spi Cgil da tempo sottolineiamo l’inadeguatezza di un sistema sanitario regionale che difetta sotto troppi aspetti: dalla carenza di medici di base alle tante incertezze che accompagnano la nascita delle Case di Comunità; dalle liste di attesa troppo lunghe ad una programmazione ospedaliera che troppo spesso rimane sulla carta senza essere mai concretizzata nella realtà.

Ciò che forse di più ha colpito sono stati i silenzi dell’assessore regionale Manuela Lanzarin e del Direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi che non hanno saputo dare risposte esaurienti sul tema delle chiusure dei presidi ospedalieri né sulla mancata apertura delle nuove programmate strutture intermedie annunciate da tempo e che in quanto tali avrebbero dovute essere già pronte.

Emblematico il caso dell’ospedale di Comunità all’ex ospedale Orlandi Bussolengo, inaugurato formalmente un paio di anni fa ma di fatto mai entrato in funzione.

Da registrare poi la polemica a distanza tra il Sindaco di Villafranca Roberto Luca Dall’Oca e la vicepresidente della commissione regionale Sanità Anna Maria Bigon (consigliera regionale Pd) sull’opportunità di tenere aperta al pubblico l’audizione del Direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi. Il Comune avrebbe deciso di svolgerla a porte chiuse. L’audizione, vertente sulla situazione dell’ospedale Magalini, era stata richiesta ad inizio novembre dalle minoranze del Comune di Villafranca, anche su sollecitazione dei comitati di cittadini.

È incomprensibile che un componente della Conferenza dei Sindaci del Distretto 4 non mostri la volontà e la determinazione di fare chiarezza, con la massima trasparenza e promuovendo la massima partecipazione, su uno dei tanti aspetti della sanità regionale che mostrano oggettive e gravi carenze. È ora di finirla di nascondere la polvere sotto al tappeto.

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