Lo Spi Cgil Veneto appoggia la raccolta fondi lanciata dalla Cgil Nazionale a favore del popolo ucraino.
La Cgil Nazionale ha lanciato un’iniziativa di sostegno alle vittime della guerra, per aiutare in modo concreto i profughi, proteggere i civili, contribuire all’accoglienza in Italia e in Europa. Salvatore Marra: «Siamo in contatto con i sindacati di Polonia, Moldavia, Slovacchia, Ungheria, è il momento di mostrare la nostra solidarietà».
Le donazioni saranno raccolte nel conto corrente attivato dalla Cgil Nazionale:
IBAN: IT18Y0103003201000007777787, intestato a Cgil Nazionale
La causale da indicare è: Emergenza Ucraina
C’è bisogno di tutto: medicine, pannolini per i bambini, vestiti, un posto in cui dormire, cibo, giocattoli, libri. Un elenco lunghissimo che non finirà neppure quando il conflitto finirà. Per questo la Cgil nazionale si è mobilitata con una grande iniziativa di solidarietà, una raccolta fondi.
«Non andiamo solo in piazza a chiedere la pace ma ci muoviamo a diversi livelli per sostenere questo popolo, a cui va tutta la nostra solidarietà – spiega Salvatore Marra, coordinatore area delle politiche europee e internazionali Cgil – Abbiamo preso contatti con i sindacati dei Paesi confinanti, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Moldavia, per capire come potevamo essere d’aiuto da qui, mettendo in campo le nostre forze.
E così abbiamo lanciato una raccolta fondi per trovare le risorse, che speriamo saranno consistenti come è già accaduto in passato, per fornire un sostegno concreto agli sfollati e ai profughi, che sono soprattutto donne e bambini, per proteggere i civili, contribuire alla loro accoglienza in Italia e in Europa.
La Cgil, gli iscritti e le iscritte, le federazioni di categoria, tutte le sedi confederali, il mondo dell’associazionismo vicino a noi, Federconsumatori, Auser, Sunia, Silp, Alpaa, hanno sempre dato grandissima prova di solidarietà. Lo faranno anche questa volta».
Chi è impegnato in prima linea, ai confini con l’Ucraina, e lavora gomito a gomito con le Ong e i volontari per dare assistenza e primo soccorso, descrive una situazione drammatica, in alcuni casi disperata. Gli stessi sindacalisti locali si sono messi a disposizione con strutture e mezzi di prima necessità.
Le esigenze e i bisogni sono davvero tanti e cambiano giorno dopo giorno, anche di ora in ora. «Stiamo definendo i dettagli sull’uso di questo fondo – conclude Marra –, siamo ben consapevoli che la crisi sarà lunga, che questa situazione si protrarrà ancora per molto e che quindi anche la nostra solidarietà dovrà dimostrarsi grande.
Tutti sono chiamati a dare una mano, ognuno deve fare la sua parte, come è già accaduto. Informeremo con aggiornamenti sulla campagna in corso e sulle azioni che realizzeremo direttamente per assicurare che i fondi saranno destinati esclusivamente a finalità umanitarie attraverso sindacati locali, entità e associazioni di assoluta garanzia che già operano nel campo dell’aiuto umanitario».