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Appello dello Spi al Governo: approvare la legge sulla non autosufficienza degli anziani

In Veneto 180 mila anziani non sono autosufficienti. E più dell’80% è seguito in casa dai propri cari o dall’assistente familiare.

Spi Cgil: «Problema urgente ma la politica sembra dimenticarsene. Bisogna approvare la legge quadro entro la legislatura» 

Venezia Mestre, 22 settembre 2022. In Veneto oltre 180 mila anziani, il 15,6% del totale, non sono più in grado di badare a loro stessi e devono essere assistiti quotidianamente anche nelle operazioni più elementari, come alzarsi dal letto, lavarsi, nutrirsi, andare in bagno. Circa 150 mila famiglie, spesso con l’aiuto delle assistenti familiari, dedicano gran parte del loro tempo a seguire i propri cari, sacrificando molte ore lavorative e di vita. Si chiamano caregiver, e sono soprattutto donne. Altri 30 mila ultra65enni (ma per lo più over 80) sono ospiti delle case di riposo, i cui costi stanno diventando sempre più proibitivi. Insomma, di fronte a questi numeri drammatici, la non autosufficienza appare come un problema tanto grave e urgente quanto quello del caro-bollette. Eppure, nella campagna elettorale di queste settimane il tema non sembra prioritario, per usare un eufemismo. Perciò il sindacato dei pensionati della Cgil del Veneto rilancia con forza la necessità di approvare quella legge quadro nazionale sulla non autosufficienza che, secondo i piani precedenti la crisi di governo, doveva essere operativa entro la fine della legislatura.  

«Ci uniamo all’appello lanciato in questi giorni dallo Spi nazionale – sottolinea Elena Di Gregorio, segretaria generale del Sindacato dei pensionati della Cgil veneta -. Bisogna assolutamente approvare la legge sulla non autosufficienza degli anziani entro questa legislatura. Non solo perché rientra negli obiettivi previsti dal Pnrr ma anche e soprattutto perché è una vera necessità per il Paese. La legge, il cui testo è depositato da tempo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, darebbe una risposta di dignità per una fascia della popolazione particolarmente fragile e dare un aiuto concreto a milioni di famiglie italiane che se ne prendono cura quotidianamente, spesso senza alcun supporto da parte dello Stato». 

L’urgenza, come detto, è riassunta dai numeri. La popolazione anziana è in costante aumento anche in Veneto dove un residente su quattro è over 65 e l’8% della popolazione (370 mila abitanti) supera gli 80 anni. L’invecchiamento, di fatto un elemento positivo, porta con sé però le problematiche legate alle cronicità, sia fisiche che mentali. In generale, nella nostra regione soffrono di gravi limitazioni nello svolgimento della attività quotidiane il 6,8% degli anziani con età fra i 65 e i 74 anno e il 20% degli ultra75enni. Nel 2022 (fonte Inps) sono state erogate in Veneto 94.017 indennità di accompagnamento – prestazione economica (525,17 euro mensili nel 2022) riservata, su richiesta, a soggetti che devono essere assistiti per compiere gli atti quotidiani della vita – di cui 73.665 a persone non autosufficienti con più di 80 anni. 

«Da tempo – prosegue Di Gregorio – abbiamo presentato una piattaforma unitaria che contiene le nostre proposte. Ora, però, non c’è più tempo da perdere: serve una legge nazionale che tuteli le persone non autosufficienti e chi le assiste».  

La piattaforma dei sindacati evidenzia molte problematiche che necessitano di interventi immediati: la frammentazione delle risposte per i soggetti non autosufficienti, l’inadeguatezza dei modelli di intervento, il ridotto finanziamento dei servizi, la sostanziale assenza di un sistema di prevenzione. Le proposte? Molte e concrete. In particolare, i sindacati chiedono la realizzazione di un testo unico sulla non autosufficienza per dare servizi integrati e non lasciare sole le famiglie; l’incremento degli stanziamenti per l’assistenza domiciliare; il potenziamento della teleassistenza e della tecnologia domotica; l’approvazione di leggi regionali che riconoscano la figura del caregiver familiare promuovendo la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro, di assistenza e tutelando la salute fisica e psicologica del caregiver familiare. 

«L’emergenza c’è ed è sotto gli occhi di tutti – conclude la segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto – e anche le proposte concrete sono state presentate da tempo. Ora la politica ha il dovere di fornire risposte adeguate approvando la legge quadro nazionale».  

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SU ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI IN VENETO 

Secondo ultime fonti disponibili, riportate anche da una ricerca di Ires Veneto: 

180 mila over 65 non autosufficienti (15,6% degli over 65 veneti), di cui: 

  • 150 mila assistiti in famiglia (stima: 80 mila badanti, di cui circa 30 mila con contratto) 
  • 30 mila in casa di riposo  

In generale, soffrono di GRAVE LIMITAZIONI nello svolgimento delle attività quotidiane: 

  • oltre 35 mila anziani di età compresa fra i 65 e i 74 anni (il 6,8% del totale di 65-74enni veneti) 
  • circa 115 mila anziani di età superiore ai 75 anni (il 20% degli over 75 veneti) 

Indennità di accompagnamento mensile in Veneto: 525,17 euro

Spesa mensile totale indennità di accompagnamento in Veneto 2022: circa 50 milioni di euro

Età20182019202020212022
65-7922.06121.72621.20620.14920.352
Over 8074.59975.92279.95273.53273.665
Totale over 6596.66097.46898.15893.68194.017
Indennità di accompagnamento in Veneto – Serie storica
Provincia65-79 anniover 80totale
Belluno9813.2904.271
Padova4.15715.86120.018
Rovigo1.2094.5555.764
Treviso3.09511.58414.679
Venezia4.08414.36818.452
Verona3.20711.11314.320
Vicenza3.61912.89416.513
Totale20.35273.66594.017
Indennità di accompagnamento per provincia (anno 2022)

Foto: Spi Cgil Nazionale

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