“Quello che non sai più dire” di Franca Acquarone e “Il nostro giorno” di Peppe Lomonaco si aggiudicano rispettivamente il Premio LiberEtà e il Premio Guido Rossa.
La Festa di LiberEtà a Senigallia si aperta il 13 settembre con la proclamazione dei vincitori del 25° Premio letterario LiberEtà e il 4° Premio Guido Rossa, consegnati come di consueto dal segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti.
Il Premio letterario LiberEtà
Con l’obiettivo di non disperdere la memoria collettiva degli avvenimenti del XX° secolo, il concorso è rivolto a chi desidera raccontare la propria esperienza di vita o di lavoro o di impegno sociale, intrecciando vissuto individuale con il corso della storia del nostro Paese.
Ha vinto Franca Acquarone con “Quello che non sai più dire”; secondi a pari merito Vincenzo Dimilta con “In una vita” e Sergio Verdecchia con “Alce Rossa”.
Franca Acquarone ha scritto questo romanzo autobiografico dopo la morte della madre malata di Alzheimer, con l’obiettivo di lasciare memoria della sua famiglia ai suoi figli. Il racconto si articola su due piani narrativi: il passato della famiglia dell’autrice e il presente della malattia della madre, che si intrecciano nel corso del romanzo.
“Talora racconto episodi che mi sembra di aver sentito narrare in tempi ormai lontani. Racconto e non so se per lei o piuttosto per me”, confessa una figlia che decide di rievocare alla madre quel che lei non può più ricordare. Il suo passato, appunto.
Il Premio Guido Rossa
Il concorso mira a raccogliere storie a cavallo degli anni Sessanta-Settanta, in forma di racconti scritti o a fumetti, che andranno a tracciare il profilo di una memoria collettiva narrata dai testimoni diretti.
Ad aggiudicarsi il 4° premio Guido Rossa Peppe Lomonaco, con “Il nostro giorno”, un spaccato della società italiana all’epoca delle massicce migrazioni dal Meridione contadino nel Nord industriale negli anni Sessanta. Un amalgama che integra i dati e i fatti della Storia nella narrazione: la vita di fabbrica, la sveglia alle cinque, la convivenza ma anche la solidarietà coi compagni di squadra, gli scioperi, la strage di Piazza Fontana. Ma ci sono anche l’amore e la sfida dell’epilessia da affrontare.
Il racconto verrà pubblicato da LiberEtà nei prossimi mesi.