“L’ampliamento della no tax area già nel 2016 è un fatto significativo, frutto del grande lavoro svolto dai sindacati dei pensionati e, in particolare, dallo Spi-Cgil, al tavolo di confronto con il ministro Poletti. Ora chiediamo ai parlamentari veneti di sostenere alla Camera un emendamento che sta andando nella direzione giusta”. Rita Turati, segretaria generale dello Spi-Cgil del Veneto, si unisce alla soddisfazione espressa anche dalla segretaria generale Carla Cantone
In Veneto, calcola lo Spi, con l’allargamento della no-tax area, saranno 200 mila i pensionati che non pagheranno più l’Irpef e che contemporaneamente non dovranno più pagare le addizionali regionali e comunali, con un risparmio che può variare fra i 150 e i 200 euro all’anno. Andando nel particolare, nel 2016 fra i pensionati con meno di 75 anni (che in Veneto sono quasi 800 mila) non pagheranno più Irpef e addizionali quelli che percepiscono una pensione media lorda mensile inferiore ai 596 euro, mentre prima vi rientrava chi aveva assegni inferiori ai 577 euro; per gli over 75 anni (che sono circa 490 mila nella nostra regione) la no tax area passa da 596 a 615 euro lordi mensili.
“L’emendamento è una buona notizia – conclude Turati – ma ovviamente ora restano da sciogliere altri nodi, come quello, prioritario, della rivalutazione delle pensioni. Su questo fronte, come già sottolineato dallo SPI nazionale bisogna intensificare il confronto nel 2016”.