«Gli anziani sono i principali fruitori del servizio».
Venezia Mestre, 13 gennaio 2024. Sono i principali fruitori dei servizi offerti negli uffici postali e le prime vittime degli eventuali disservizi causati dalla carenza di personale, che a volte li costringe a lunghe code ed estenuanti attese. Gli anziani – che compongono ormai un quarto della popolazione veneta – rappresentano di sicuro la parte di utenza più presente nelle sedi di Poste Italiane, anche per le difficoltà legate all’utilizzo della tecnologia. Proprio per questo il sindacato dei pensionati (Spi) della Cgil regionale condivide e appoggia in pieno la manifestazione dei lavoratori postali in programma lunedì pomeriggio alle 17.30 davanti alla sede regionale dell’azienda, in via Torino, a Mestre.
«Il buon funzionamento di ogni servizio di pubblica utilità si basa principalmente sulla qualità del servizio offerto e sulla facilità di accesso da parte degli utenti – spiega Nicoletta Biancardi, Segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto – condizioni, queste, che possono essere garantite solo se nelle strutture aziendali esistono livelli occupazionali adeguati sia in qualità che in quantità. Quando questo non succede, il decadimento del servizio pubblico è inevitabile e il suo indebolimento finisce per incidere negativamente sulle fasce più deboli e più fragili della popolazione, come gli anziani. Per questo esprimiamo preoccupazione per la situazione di Poste Italiane condividendo appieno le ragioni della manifestazione. Ci auguriamo che possa avviarsi un confronto utile tra le parti per dare risposte ai dipendenti e, conseguentemente, garantire standard qualitativi ottimali anche per quella rilevante parte di pensionati che si reca negli uffici postali in molte occasioni. Le Poste – conclude Biancardi – rientrano in quel concetto di servizio di prossimità che rischia di svanire anche di fronte all’avvento della tecnologia, con la quale la maggioranza degli anziani, soprattutto degli ultra70enni, non ha alcuna confidenza. A tal proposito ricordiamo che proprio negozi e servizi di prossimità e di vicinato continuano a essere punti di riferimento insostituibili per i nostri pensionati. E, da questo punto di vista, Poste Italiane ha sempre svolto un ruolo fondamentale che non può e non deve perdere per la sempre più cronica carenza di personale».