Previsto nella Legge di Bilancio, l’incremento transitorio 2023 per le pensioni inferiori o pari al trattamento minimo erogate dall’INPS finora non s’era visto. Finalmente con la mensilità di luglio arriverà nelle tasche di pensionate e pensionati, insieme agli arretrati da gennaio 2023.

Vediamo nel dettaglio a chi spetta e di che importi parliamo.

Per le pensioni di importo complessivamente inferiore o pari al trattamento minimo INPS (563,74 €), l’incremento transitorio eccezionale per il 2023 previsto è pari a:

• 1,5% per i pensionati fino a 75 anni (incremento mensile massimo di 8,46 €)
• 6,4% per gli over 75 (incremento mensile massimo di 36,08 €)

L’importo spetta solo alle pensioni pagate dall’INPS, escluse le prestazioni assistenziali, in quanto fiscalmente non imponibili.

Alcuni esempi

La fascia di garanzia

L’incremento è riconosciuto anche a chi percepisce un importo mensile complessivo inferiore al trattamento minimo maggiorato dell’incremento, vale a dire importi fino ad un massimo di:

• 572,20 € (se ha meno di 75 anni)
  = trattamento minimo 563,74 € + incremento 8,46 €
• 599,82 € (se ha più di 75 anni)
  = trattamento minimo 563,74 € + incremento 36,08 €

Esempio

L’incremento sarà comunicato agli interessati con apposite note sul modello OBIS/M e sul cedolino delle mensilità interessate.

Per scaricare l’OBIS/M e avere chiarimenti sulla tua pensione, contatta la sede Spi Cgil più vicina a te! Clicca qui per sapere dove trovarci nella tua provincia.

Foto di copertina: Freepik.