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Pensioni: arriva la maxi-rivalutazione a gennaio

Quasi una mensilità in più all’anno: è l’effetto della rivalutazione delle pensioni prevista da gennaio 2023, con il meccanismo di calcolo riconquistato dai sindacati dei pensionati lo scorso anno con il Governo Draghi dopo anni di mobilitazioni, che definisce una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo, del 90% da quattro a cinque volte e del 75% per quelle superiori a cinque volte.

Con questo meccanismo e un indice d’inflazione stabilito al 7,3% dall’Istat, tutte le pensioni aumenteranno.

Vai al comunicato con i dati della rivalutazione delle pensioni venete e le dichiarazioni dello Spi Cgil Veneto >

Di seguito alcuni esempi.

Commenta il Segretario generale dello Spi Nazionale Ivan Pedretti:

«Dopo la legge delega sulla non autosufficienza ora la rivalutazione delle pensioni. Il meccanismo di calcolo che abbiamo riconquistato un anno fa nel confronto con il governo Draghi porterà da gennaio un’importante tutela del potere d’acquisto per tutti i pensionati, praticamente una mensilità in più. Per ottenerlo ci sono volute piazze, manifestazioni, iniziative.
Oggi possiamo dire di aver fatto un buon lavoro e di aver ottenuto maggiori diritti e tutele per le persone che rappresentiamo. Avanti così!
».

«A noi non c’ha mai regalato niente nessuno. Ha fatto bene il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini a ribadirlo con forza oggi in un’intervista a Repubblica.
Se da gennaio le pensioni saranno rivalutate in modo rilevante è perché per anni ci siamo mobilitati per garantire un diritto troppo a lungo negato e per tutelare il potere d’acquisto dei pensionati. Ricordo sommessamente che chi oggi ha una pensione media ha lavorato 40 anni e oltre, molto spesso svolgendo attività faticose e logoranti. Sono gli operai degli anni ’70 e ‘80, i contributi se li sono pagati tutti e fino all’ultimo centesimo, è giusto che abbiamo un sostegno per fare fronte a una situazione economica così difficile.
Anche le pensioni basse saranno rivalutate. In più hanno la 14esima, un’altra nostra grande conquista frutto di tante mobilitazioni. Abbiamo sempre sostenuto che la 14esima debba essere estesa anche a chi ancora non la riceve, per aiutare chi è più in difficoltà. Continueremo a sostenerlo
».

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