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Pensione di vecchiaia, non cambiano i requisiti

Confermati per il biennio 2023-2024 i requisiti per l’accesso alla pensione, nonostante il Covid abbia ridotto di tre mesi l’aspettativa di vita a 65 anni.

Con la circolare 28/2022 del 18 febbraio, l’Inps ha precisato che i requisiti per l’accesso ai trattamenti pensionistici rimarranno invariati fino a tutto il 2024. Sono quindi confermati i 67 anni per la pensione di vecchiaia e i 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) per la pensione anticipata. La circolare recepisce quanto stabilito dal Decreto 27 Ottobre 2021 del Ministero dell’Economia e delle Finanze “Adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 novembre 2021.

«Fermo restando l’adeguamento alla speranza di vita già applicato dal 1° gennaio 2021 che non ha previsto alcun incremento – spiega la circolare – a decorrere dal 1° gennaio 2023, in attuazione di quanto previsto dal decreto 27 ottobre 2021, i requisiti pensionistici non sono ulteriormente incrementati».

Tali requisiti potranno essere modificati dal 1 gennaio 2025 per la pensione di vecchiaia, dal 2027 per quella anticipata.

In seguito alla pandemia, la speranza di vita a 65 anni è diminuita di tre mesi, una variazione che però non sortisce alcun effetto sui requisiti di accesso alla pensione. Lo stesso vale per i lavori gravosi, lavoratori precoci e settori di difesa, sport e spettacolo.

Lavori gravosi
Per i lavoratori che hanno svolto una o più attività gravose o che sono stati addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, per il periodo previsto dalla legge, con 30 anni di contributi, il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia è di 66 anni e 7 mesi.
Per i contributivi puri (che hanno il primo accredito contributivo dal 1 gennaio 1996) con un importo di pensione maturato inferiore a 1,5 volte il minimo e almeno cinque anni effettivi di contributi, il requisito per la pensione è di 71 anni.

Lavoratori precoci
Per i lavoratori precoci (almeno un anno di contributi prima dei 19 anni e sono in una situazione di disagio – disoccupazione o riduzione della capacità lavorativa), il requisito contributivo per l’accesso alla pensione anticipata è 41 anni. Il trattamento pensionistico “decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti”.

Comparti difesa, sport e spettacolo
Restano invariati anche i requisiti per il pensionamento:
per il comparto difesa, sicurezza e vigili del fuoco: 41 anni di contributi (o almeno 35 di contributi e 58 di età) per la pensione anticipata.
Per il settore sport e spettacolo: pensione di vecchiaia a 47 anni per i ballerini, a 62 per cantanti e orchestrali, a 65 per attori e conduttori.

Scarica la circolare dell’Inps

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