Sindacato Pensionati Italiani Veneto

Cerca
Close this search box.

Partecipa all’indagine dello Spi Cgil sulla violenza di genere

Avviata la diffusione del questionario rivolto a uomini e donne di tutte le età. I risultati verranno presentati al Congresso Spi Cgil nazionale.

L’indagine “Le forme di violenza di genere nella popolazione anziana” mira ad approfondire in particolare la violenza contro le donne anziane, un fenomeno ancora sommerso che lo Spi Cgil studia da diversi anni.

La ricerca in corso è promossa da Coordinamento Donne dello SPI Cgil Nazionale e SPI Cgil Nazionale, in collaborazione con Ires Emilia-Romagna e Alta Scuola SPI Cgil.

Per aiutare lo Spi ad analizzare la diffusione delle diverse forme di violenza di genere, puoi compilare il questionario al link qui sotto. L’indagine si rivolge a uomini e donne, di tutte le età. La compilazione è anonima e richiede circa 15 minuti.

«La violenza di genere non si esaurisce alle botte o allo stupro. Nel questionario, che stiamo diffondendo nelle nostre leghe e attraverso i canali social, analizziamo stati d’animo sottili e l’abuso psicologico in generale» spiega Mina Cilloni, segreteria nazionale del sindacato dei pensionati e responsabile del coordinamento delle donne. Quando stigmatizziamo la violenza di genere all’interno delle relazioni, il pensiero va subito alle aggressioni fisiche o sessuali. Eppure il maltrattamento può assumere forme diverse, alcune delle quali non visibili o immediatamente percepibili. Pensiamo alla coercizione psicologica, alla mancanza di rispetto, al plagio, alla svalutazione, al controllo della libertà personale sono forme di maltrattamento che non risparmiamo neppure le donne anziane, soprattutto quelle con problemi di salute, e per lo più vengono derubricati come problemi (o tragedie familiari) tra vecchi coniugi. 

«La violenza domestica o relazionale ha un lato oscuro e nascosto che vorremmo far emergere. Quando il tuo partner ti dice “stai zitta” o “cosa ne sai tu?”, o quando ti impedisce di lavorare o ostacola il rapporto con gli amici o la famiglia di origine, per molte donne non scatta immediatamente il campanello di allarme. Non sempre c’è la consapevolezza che la violenza implicita nelle parole e negli atteggiamenti può condurre, nel tempo, alla perdita di libertà di scelta, di stima in sé stesse e alla sottomissione».

Nel retaggio culturale predominante molti atti di prevaricazione maschile sono ammessi, sminuiti e sottovalutati dai media e non di rado dalle donne stesse. «Per questa ragione – conclude Cilloni – abbiamo previsto una serie di domande per indurre coloro che compilano il questionario (uomini e donne) a riflettere e accrescere il grado di consapevolezza riguardo alle molteplici sembianze della violenza nei confronti del genere femminile».

Post correlati

SPI CGIL Veneto

Iscriviti subito alla nostra Newsletter

Ricevi tutte le notizie

compila i campi






Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*


Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*

Continuando a navigare nel sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici neccessari che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.