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Nuovi direttori, vecchi problemi

Ora che le nomine sono state fatte, restano sul piatto tutti i problemi che le precedenti Amministrazioni hanno lasciato in sospeso anche lì dove il Direttore Generale se ne è andato con tutti gli onori. Nel territorio padovano, in particolare, abbiamo numerose realtà che in questi anni si sono distinte per la qualità dei servizi, ma ovunque il problema resta lo stesso: il parziale/mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano socio-sanitario regionale, tesi a favorire l’integrazione sociosanitaria, la relazione ospedale – territorio e l’assistenza territoriale (Medicine di gruppo integrate, Strutture intermedie, Centrali Operative Territoriali, Centri Servizi, Servizi di assistenza domiciliare, ecc.). 
A questo aggiungiamo che con l’arrivo del nuovo anno ci troviamo a fare i conti con una rivoluzione epocale del Servizio socio – sanitario regionale, in assenza di qualsiasi sostegno legislativo. Il fatto che il Presidente Zaia abbia deciso, in un territorio come quello padovano con oltre 1 milione di residenti, di non intraprendere la strada della gradualità come a Venezia o Vicenza, ma di commissariare le Ulss 15 e 17, sta preoccupando non poco cittadini, lavoratori ed i sindaci del territorio.
Tutto questo in un contesto già gravosamente segnato da numerosi casi di servizi a rischio, che minano concretamente la possibilità per le persone, in particolari le più deboli, di avere risposte concrete dal nostro servizio socio sanitario.
In particolare, vi è la necessità di dare gambe al piano socio – sanitario nel nostro territorio, per fornire risposte concrete ad esigenze diffuse: per esempio l’Ospedale di Comunità nel Conselvano, che nonostante la recente ristrutturazione non apre a causa della mancanza di personale. Per non parlare poi della struttura di Piove di Sacco, che invece non sarà mai realizzata per la mancanza dei finanziamenti per la ristrutturazione. Assistiamo alla chiusura di posti letto ospedalieri che non vengono riconvertiti in posti letto nel territorio, dando via libera alle esternalizzazioni. E non dimentichiamo la Neuropsichiatria Infantile della Ulss16 che a causa della carenza di figure specifiche non sarà più in grado di rispondere alle linee guida adottate dalla stessa Regione Veneto.
Inoltre, per quanto riguardo l’Ulss 17, è stato sì realizzato un grande ospedale unico, ma il territorio è stato totalmente abbandonato.
Se rivolgiamo lo sguardo alle strutture ospedaliere presenti in tutta la Provincia, la nostra preoccupazione è altrettanto forte, in particolare il personale delle sale operatorie è costretto ancora oggi a turni massacranti, i medici delle guardie interdivisionali sono obbligati a seguire anche 80/100 degenti contemporaneamente, i medici anestesisti che coprono al contempo due sale operatorie e le attese snervanti dei cittadini presso il pronto soccorso.
Non si può continuare a pensare che i servizi ospedalieri e territoriali siano erogati basandosi esclusivamente sulla disponibilità dei lavoratori, sulla pazienza dei cittadini, o sulla loro capacità di destreggiarsi nella ricerca di risposte per la loro salute.
Nel frattempo nessuno mette mano ai veri sprechi, si continua ad esternalizzare servizi
con l’illusione di appianare i bilanci senza accorgersi che nel lungo tempo si rivelano aggravi di spesa, nessuno mette mano alle consulenze ed ai contratti libero professionali; non si fa nulla per contrastare il “consumismo sanitario” indotto.
Di fronte a questa situazione è assolutamente urgente sviluppare le prestazioni dei servizi territoriali, in particolare quelli distrettuali, mettendo al centro i bisogni delle persone; vanno messi i lavoratori nelle condizioni di svolgere al meglio la loro professionalità.
Nonostante tutto, ai nuovi direttori, ai quali si prospetterà un compito gravoso, facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro. Nella CGIL troveranno sempre un interlocutore disponibile ad affrontare le questioni nel merito per soddisfare nel modo migliore i bisogni di salute della popolazione.

Alessandra Stivali (Segreteria provincia Cgil Padova)
Rosanna Bettella (Segretaria generale Spi Cgil Padova)
Giancarlo Go (Segreteria provinciale Fp Cgil)

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