Cerca
Close this search box.

L’impegno dello SPI CGIL del Veneto nella tutela dei diritti dei pensionati vittime del blocco della rivalutazione della pensione

18Print Lo SPI CGIL del Veneto continua la sua attività a tutela dei diritti dei pensionati vittime del blocco della rivalutazione della pensione negli anni 2012 e 2013 (legge Monti – Fornero).

Ecco riassunta a punti la situazione:

  • LA QUESTIONE. Le azioni si concretizzano dopo la sentenza n.70/2015 della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il blocco della rivalutazione delle pensioni, per gli anni 2012 e 2013, superiori a tre volte il trattamento minimo INPS (e quindi superiori ai 1405 Euro mensili lordi nel 2011 e 1442,99 nel 2012). In pratica, per recuperare risorse, il governo Monti ha deciso unilateralmente di non adeguare per il 2012 e il 2013 l’assegno dei pensionati al costo della vita (inflazione).
  • LA BOCCIATURA DELLA CORTE COSTITUZIONALE. La Corte Costituzionale ha bocciato in toto la decisione  contenuta nella legge Monti – Fornero e ha, di fatto, decretato la restituzione di quanto dovuto ai pensionati.
  • IL DECRETO DEL GOVERNO. Con un abile escamotage il governo Renzi ha emanato un decreto fortemente penalizzante per i pensionati ai quali è stato riconosciuto un rimborso parziale, e solo ai redditi tra le tre e le sei volte il trattamento minimo INPS, con una percentuale di restituzione compresa fra il 40 e il 10 per cento di quanto dovuto.
  • RICORSI PILOTA. Parte da questi presupposti l’azione ideata dallo SPI-CGIL e dal Patronato INCA CGIL per arrivare a nuova sentenza della Corte Costituzionale. Al via dunque una valanga di ricorsi? No, perché per raggiungere lo scopo e definire l’orientamento della Corte bastano alcuni ricorsi “pilota.
  • PRESCRIZIONE. Ora, dunque, in attesa degli esisti delle vertenze che potrebbero richiedere tempi alquanto lunghi, la cosa fondamentale per il pensionato è quella di scongiurare che il proprio credito nei confronti dell’Inps si estingua in parte, a causa della prescrizione che con la prima manovra estiva 2011 (D.L. n.98) il governo Berlusconi ha ridotto da 10 a 5 anni.

LA CAMPAGNA DELLO SPI CGIL DEL VENETO “OCCHIO ALLA PRESCRIZIONE”

PrintEcco che in questa fase lo SPI-CGIL lancia la campagna “Occhio alla prescrizione!”: i pensionati devono rivolgersi alle sedi SPI del proprio territorio per ricevere le necessarie informazioni.

COME BLOCCARE I TERMINI DELLA PRESCRIZIONE? Insomma, al fine di ottenere per intero gli arretrati, in caso di nuova sentenza favorevole della Corte Costituzionale, si devono prima di tutto bloccare i tempi della prescrizione.

Come fare per bloccare la decorrenza dei termini? Semplice. Basta inviare a mezzo raccomandata una lettera di interruzione della prescrizione all’Inps (fac-simile presso le sedi SPI-CGIL).

CONCLUSIONI. Per cercare di ottenere il rimborso di quanto sottratto dalla legge Fornero, il primo passo da compiere è quello di chiedere il blocco della prescrizione. Dopo di che, si attendono gli esisti dei ricorsi pilota. In ogni caso, i pensionati e le pensionate possono recarsi nelle sedi SPI per essere informati sulla situazione e assistiti nelle gestione delle pratiche necessarie.

Lo SPI CGIL del Veneto è a disposizione di tutti i Pensionati interessati presso le proprie sedi nel territorio.

Scarica il volantino della Campagna “Occhio alla Prescrizione” 

Post correlati

SPI CGIL Veneto

Iscriviti subito alla nostra Newsletter

Ricevi tutte le notizie

compila i campi

Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*

Continuando a navigare nel sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici neccessari che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.