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In Veneto gli over 65 soli sono oltre 420 mila (2 su 5). Elena Di Gregorio: “è urgente progettare una nuova idea di città a misura di anziani”

Spesso vivono da soli nelle loro abitazioni troppo grandi e in alcuni casi addirittura fatiscenti, possono stare per lungo tempo isolati, senza che nessuno li contatti, rischiando di avere degli incidenti domestici a volte fatali, come hanno raccontato anche recenti fatti di cronaca avvenuti proprio nella nostra regione (a Venezia e in provincia di Vicenza). Anche in Veneto insomma i problemi legati agli anziani soli e troppe volte dimenticati da familiari e parenti si moltiplicano, creando situazioni drammatiche. Nella nostra regione secondo i dati elaborati dallo Spi Cgil del Veneto gli ultrasessantacinquenni sono circa 1 milione e 100 mila – un quarto della popolazione – e il loro numero è in continua crescita (+ 20% negli ultimi dieci anni). Un vero e proprio esercito che include una rilevante quantità di anziani soli. Ogni cinque ultrasessantacinquenni, due sono, appunto, soli, perché nubili/celibi (20%), divorziate/i (5%), ma soprattutto perché vedove o vedovi. (75%). Sono loro la parte più fragile della società, rappresentata per lo più da donne (l’aspettativa di vita in Veneto è leggermente superiore rispetto alla media nazionale: 81 anni per i maschi, 85,7 per le femmine).
In valore assoluto gli anziani soli in Veneto sono 421.694, 136.089 uomini (32,3% sul totale degli over 65 soli) e 285.605 donne (67,7%).
Davanti a questi dati lo Spi Cgil del Veneto lancia un serie di proposte alla Regione affinché si cominci a progettare città a misura di anziani. Come? Puntando soprattutto sulla rigenerazione urbana e edilizia, partendo da ciò che già esiste e adattandolo alle esigenze di una popolazione che invecchia. In particolare il sindacato propone di intervenire su un patrimonio immobiliare veneto fin troppo vetusto, composto per oltre la metà da edifici realizzati prima degli anni settanta e quasi tutti senza ascensore.
“La costruzione di città e quartieri a misura di anziani deve essere una priorità – sottolinea Elena Di Gregorio, segretaria generale dello Spi del Veneto – La vivibilità delle nostre città parte dagli interventi sulle abitazioni che spesso sono troppo ampie, vecchie, senza ascensore e che rischiano di trasformarsi in vere e proprie prigioni per anziani, spesso soli e con difficoltà motorie. Guardiamo per esempio con favore all’investimento decretato dall’Emilia Romagna che ha stanziato due milioni di euro per sostenere l’installazione di ascensori e montascale negli stabili di edilizia residenziale pubblica. Rendere le nostre città fruibili pienamente dagli anziani e da chi ha problemi di mobilità potrebbe diventare la più grande opera pubblica, adeguando tutti gli spazi pubblici e incentivando la messa a norma di quelli privati. Sarebbe anche una forte opportunità di lavoro e di rilancio dell’edilizia nel nostro paese all’interno di un ripensamento complessivo di rigenerazione urbana delle città e delle periferie in un’ottica di coesione sociale. Cohousing, negozi di vicinato, mobilità sostenibile: sono altri elementi fondamentali per costruire una città più conforme della persona anziana”.
In tale contesto lo Spi Cgil del Veneto propone la creazione in Veneto di un registro degli anziani soli, in modo che siano le stesse istituzioni a scongiurare i drammi di persone abbandonate a loro stesse e in balia del proprio destino.
L’obiettivo di rendere il territorio veneto adeguato alle esigenze della terza età vale per tutte le province e in particolare per alcune zone in cui la presenza di over 65 raggiunge picchi molto elevati. Ecco, per ogni provincia, il comune o la zona che ospita la percentuale maggiore di ultrasessantacinquenni rispetto al totale della popolazione: Zoppè di Cadore (BL) 57,64%, Papozze (RO) 33,98%, Caltrano (VI) 33,82%, Venezia Lido e Pellestrina (VE) 31,13%, Padova centro e sud ovest 28,40%, Vittorio Veneto (TV) 27,19%, Brenzone (VR) 26,51%.

GLI ANZIANI SOLI IN VENETO

TOTALE ANZIANI/E IN VENETO: 1.096.090

TOTALE ANZIANI/E SOLI 421.694

% ANZIANI SOLI SU POPOLAZIONE ANZIANA 38,50%

DONNE ANZIANE SOLE 285.605 (67,7% del tot. anziani/e soli)

UOMINI ANZIANI SOLI 136.089 (32,3% del tot. anziani/e soli)

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