Dal governo giunge una buona notizia per i pensionati sul fronte rivalutazioni. Il Ministro Poletti, infatti, anche dopo la pesante denuncia da parte dello Spi Cgil, ha deciso di intervenire per evitare che i pensionati debbano restituire lo 0,1% della rivalutazione ricevuta nel 2015. Il Ministro ha annunciato che presenterà un emendamento al decreto Milleproroghe per mettere fine alla questione.
In attesa che l’intervento di Poletti si traduca in fatti concreti, ricordiamo da dove nasce l’inghippo. Nel 2015 gli assegni previdenziali furono calcolati con una inflazione programmata dello 0,3% ma alla fine l’inflazione effettiva fu dello 0,2%. Lo scorso anno il governo intervenne rimandando questa restituzione a quando l’economia fosse stata effettivamente in ripresa, neutralizzandone così gli effetti negativi. Anche per il 2017 il governo si era reso disponibile ad intraprendere la stessa strada ma alla fine non aveva inserito un intervento risolutore nel decreto Milleproroghe. I pensionati veneti, che sono circa un milione e 270 mila e che percepiscono pensioni medie pari a 1.290 euro lordi al mese, dovrebbero restituire 17 euro nell’arco dell’anno.
Ora, anche in seguito al pressing effettuato dallo stesso segretario generale dello Spi Cgil nazionale, Ivan Pedretti, pare che il pericolo sia scampato.