Da quando ha perso il marito, una ventina di anni fa, ha vissuto con la sola pensione di reversibilità di 500 euro al mese. Con questo assegno ha condotto una quotidianità di sacrifici, intenta ogni mese a far quadrare i conti. Ora, però, nella vita di Teresa Bassanelli, 75enne di Valeggio sul Mincio, qualcosa è cambiato. Anzi, a livello economico è cambiato molto. Merito dei responsabili della lega Spi Cgil del suo paese, che durante il controllo della pensione hanno scoperto che alla donna spetta anche un assegno di vecchiaia avendo alle spalle 25 anni di contributi. Teresa, dunque, ha recuperato 34.800 euro di arretrati e inoltre non prende più 500 euro mensili, ma mille. “Sono felicissima – commenta l’anziana veronese – non avrei mai pensato di aver diritto a questi importi. Grazie allo Spi ora potrò vivere molto più tranquilla”. Quello ottenuto da Teresa Bassanelli è solo uno (anche se emblematico) dei tanti “successi” portati a casa dal sindacato dei pensionati della Cgil nella zona di Villafranca. Qui, infatti, le diverse strutture sono riuscite a recuperare in pochissimo tempo 150 mila euro a favore degli anziani che hanno chiesto il controllo della pensione nell’ambito della campagna sui diritti nascosti (o inespressi) che è il fiore all’occhiello dello Spi Cgil del Veneto.
L’iniziativa – che nella nostra regione in un solo anno ha “fruttato” circa 3 milioni di euro a favore di centinaia di pensionati veneti – parte dal presupposto che alcune prestazioni vengono elargite dall’Inps solo su richiesta del diretto interessato. Quasi sempre, però, il pensionato non sa di aver diritto a importi aggiuntivi anche perché l’Ente previdenziale non invia più a casa la cosiddetta busta paga. Lo Spi Cgil ha dunque messo a disposizione i propri operatori per verificare le pensioni e determinare se l’anziano abbia diritto a somme che vengono corrisposte solo su richiesta.
In questo caso la 75enne di Valeggio sul Mincio oltre a veder raddoppiato il proprio assegno mensile ha ricevuto anche una bella somma di arretrati.
“Lo SPI CGIL di Verona ha aderito, con tutti i propri collaboratori previdenziali, all’iniziativa dello SPI CGIL Veneto sul controllo della pensione, in particolare dei diritti inespressi. – commenta Giuliana Lancisi della segreteria dello SPI CGIL provinciale di Verona – Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo e in particolare di quanto ottenuto per la signora Bressanelli di Valeggio sul Mincio, 34.000€ non sono cosa di tutti i giorni. In tutta la provincia, i collaboratori previdenziali stanno facendo un ottimo lavoro e altri risultati si sono ottenuti e si stanno ottenendo ma soprattutto vengono fatti conoscere. La conoscenza è un ottimo veicolo per fare nuove adesioni al nostro sindacato. Da gennaio, dopo un corso per 45 operatori, stiamo usando anche lo strumento informatico che ci aiuta e ci permette, una volta verificato il risultato di dare in mano all’iscritto anche un promemoria”