La tredicesima per tutti, un bonus per i più “poveri”. Natale regala ai pensionati veneti un po’ di conforto economico, anche se per la stragrande maggioranza degli anziani le difficoltà persistono. Al di là della mensilità aggiuntiva destinata a tutti, sono circa 100 mila i pensionati della nostra regione (circa l’8% dei pensionati totali) quelli a cui spetta un importo extra di 154,94 euro, proprio in virtù di uno stato di incapienza conclamato. In particolare, questi soldi sono destinati a più di 60mila e 300 donne e a circa 40 mila maschi. I beneficiari sono i soggetti che hanno una pensione al minimo senza maggiorazione. Pensionati che dunque non pagano tasse – perché percepiscono un reddito esente da imposizione fiscale – e, di conseguenza, non possono usufruire degli sgravi. Attenzione, però. Perché questi importi vengono erogati dall’Inps con la tredicesima ma può essere che a qualcuno non arrivino, pur avendone diritto. .
É molto probabile, infatti, che molti anziani ne abbiano diritto senza saperlo, nell’ambito di quei diritti nascosti o inespressi per i quali lo Spi ha da tempo lanciato una campagna in tutto il territorio nazionale, recuperando parecchi milioni di euro a favore di pensionati inconsapevoli di alcuni benefici a cui si accede solo su richiesta. “L’importo aggiuntivo – commenta Elena Di Gregorio, segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto – non può cambiare la vita ai pensionati che vivono con 500 euro al mese, questo è certo. Rappresenta comunque un piccolo sollievo che può aiutare l’anziano a passare un Natale più felice, magari pranzando in compagnia o facendo un regalo in più ai propri nipoti. Invitiamo gli anziani che non ricevono il bonus ma che pensano di averne diritto, a rivolgersi alla sede dello Spi Cgil più vicina. Qui i nostri operatori potranno controllare la documentazione e verificare se davvero ai pensionati spetti questo importo aggiuntivo e gli arretrati corrispondenti. Come Sindacato, poi, continueremo le nostre battaglie per dare alle pensionate e ai pensionati quella dignità che attualmente non è garantita da assegni così bassi”.
Ecco nel dettaglio a chi spetta l’importo aggiuntivo:
Pensionati con assegni previdenziali al minimo, senza maggiorazione.
Ne ha diritto il pensionato in presenza di alcune condizioni:
- l’importo annuo della pensione non deve superare l’importo annuo del trattamento minimo (€ 6.524,57) più l’ammontare dell’importo aggiuntivo (€154,94);
- Il reddito personale complessivo non deve superare un importo pari a € 9.786,86;
- Il reddito dei coniugi non deve superare € 19.573,71