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Spi Cgil, UdU e Rete degli Studenti rinsaldano la collaborazione

Firmato un protocollo tra il Sindacato dei Pensionati Cgil e i sindacati studenteschi più importanti del Paese: Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari.

Un vero e proprio patto intergenerazionale è stato siglato il 15 gennaio tra Spi Cgil, Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi, con un protocollo di collaborazione che rinnova quello siglato nel 2020, individuando pratiche consolidate e nuove azioni condivise su progetti comuni.

Una sinergia che si è concretizzata nel 2022 con l’imponente indagine sulla salute mentale, “Chiedimi come sto“, che ha contribuito all’elaborazione di una proposta di legge depositata alla Camera e al Senato.

Molteplici gli ambiti in cui pensionati e studenti potranno esercitare un’azione politica congiunta: il diritto allo studio, il diritto al lavoro, l’educazione alla legalità, il disagio giovanile, l’innovazione digitale, la memoria, le politiche di genere.

Educazione alla legalità

Nata con l’esperienza dei campi della legalità, la collaborazione di Spi, UdU e Rete punta a svilupparsi in questo ambito, con il coinvolgimento degli studenti nella creazione di iter formativi e la definizione da parte dello Spi di PCTO per inserire i campi nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Inoltre, le parti possono agire in modo congiunto per la ricorrenza del 21 marzo e per progetti di riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia, con l’obiettivo di farne residenze per studenti e luoghi di aggregazione giovanile.

Memoria e Costituzione

Spi, UdU e Rete si impegnano a promuovere la memoria della storia dell’Antifascismo e della Resistenza e la conoscenza della Costituzione, per contrastare la deriva autoritaria dell’autonomia differenziata. Al centro del dialogo intergenerazionale anche gli Anni Settanta con le riforme sociali e civili di cui sono stati protagonisti i militanti Cgil oggi allo Spi. Dialogo di cui è stato un esempio il canale Instagram “Boom”.

Condivisione degli spazi

I tre sindacati si impegnano a individuare e promuovere spazi condivisi dentro e fuori il sindacato.

Questione di genere

Con la collaborazione dei Coordinamenti Donne territoriali, si intende rilanciare un dialogo sulle tematiche femministe e di genere, con momenti di formazione e dibattito con un confronto tra pratiche di lotta degli anni ’70 e pratiche odierne raccontate dalle giovani generazioni. Nello scambio rientra anche la comprensione della dimensione affettiva e sessuale dei più giovani da parte delle generazioni rappresentate dallo Spi, per facilitare una maggior condivisione delle battaglie.

Salute mentale

Con l’obiettivo di rivendicare un modello di welfare economico e sociale alternativo, che consenta a ogni generazione di stare bene e veder garantiti i propri diritti, Spi, UdU e Rete intendono proseguire il lavoro sulle tematiche della salute mentale, anche a livello territoriale. Si impegnano inoltre a realizzare il Festival della Salute mentale e a sostenere la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla per la sensibilizzazione dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, il 15 marzo.

Bisogni e contesti territoriali

Lo Spi si impegna a includere i temi legati alla condizione giovanile nelle piattaforme di rivendicazione della contrattazione sociale e territoriale, dal punto di vista della rigenerazione urbana, dei servizi, della condizione abitativa, dell’assistenza sanitaria. Questo comporta il coinvolgimento degli studenti nell’elaborazione delle piattaforme, in particolare nelle città universitarie.

Digital divide e educazione digitale

Pensionati e studenti si uniscono per promuovere iniziative di alfabetizzazione informatica per le generazioni più anziane e educazione digitale per le più giovani, che pur sapendo usare la tecnologia non sempre hanno strumenti culturali adeguati a elaborare il sovraccarico di stimoli dal web. Insieme inoltre possono organizzare iniziative sul tema dell’intelligenza artificiale.

Lavoro e previdenza

La lotta alla precarietà è una rivendicazione che unisce le generazioni, perché anche ai “nonni” interessa garantire un lavoro più equo e stabile ai giovani, anche in vista della tenuta del sistema pensionistico italiano. In ambito di previdenza, una pensione di garanzia che dia risposte alla precarietà salariale e alla discontinuità lavorativa è già tra le proposte dello Spi Cgil.

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