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Negoziazione e incontri nel territorio: lo Spi di Rovigo fa il punto sui temi trattati e i risultati ottenuti

Continuano gli incontri tra le Organizzazioni sindacali confederali e i Sindacati dei Pensionati con le Amministrazioni comunali polesane nell’ambito della negoziazione sociale che rappresenta un momento di incontro e confronto, utile alla disamina di tematiche che riguardano gli interessi e i bisogni di tutti i cittadini, a partire delle fasce più deboli della popolazione.

Ad oggi i Comuni incontrati sono: Polesella, San Bellino, Villadose, Castelguglielmo, Pettorazza Grimani, Ficarolo, Trecenta e Porto Tolle , con l’obiettivo ambizioso di poterli raggiungere, tutti o quasi, entro la fine dell’anno, nonostante le difficoltà relazionali legate alla diffusione del Covid19.

La rilevazione dei bisogni che si riscontrano nei territori, sintetizzati nella piattaforma negoziale, unitamente a questioni di rilevante attualità, diventano oggetto di discussione nelle sedi municipali, e portano a un confronto di idee e proposte che mirano a migliorare la qualità della vita delle nostre comunità. L’intento è proprio quello di fare emergere la possibilità di individuare soluzioni condivise che possano dare risposte più appropriate ed efficaci, attraverso l’analisi di dati sociodemografici ed economici oggettivi, la rilevazione della ricchezza prodotta con la capacità reddituale di persone e imprese, la situazione dei bilanci comunali con particolare riguardo alla fiscalità locale e ad altre voci riguardanti entrate e spese che possono far emergere particolari criticità.

CONTRASTO ALLA POVERTÀ: UNO DEI TEMI CENTRALI DELLA NEGOZIAZIONE

Il contrasto alla povertà è uno dei temi che viene sempre affrontato soprattutto per verificare le azioni intraprese dagli Enti locali con le risorse arrivate dai vari Decreti governativi e da quelle proprie. Oggetto di negoziazione sono:

  • le politiche fiscali e le tariffe comunali;
  • politiche di contrasto all’evasione/elusione fiscale anche con l’attivazione dei Patti antievasione;
  • il rafforzamento del welfare locale con particolare riguardo agli anziani senza rete familiare, ai portatori di handicap, alle donne e all’isolamento relazionale dei giovani;
  • i servizi per l’infanzia e politiche a favore dei nuclei familiari in situazioni di fragilità per la conciliazione dei tempi di lavoro con la cura dei figli e dei familiari non autosufficienti;
  • le politiche sociosanitarie sul territorio, passando dai servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari a favore degli anziani.

E ancora, assodato il grave problema dello spopolamento del territorio polesano –  gli ultimi dati sono infatti impressionanti e rilevano la perdita di duemila abitanti tra gennaio a dicembre 2020 – diventa fondamentalecapire quali misure adottare per invertire questa pericolosissima tendenza.

LA FUSIONE DEI COMUNI NEL TERRITORIO RODIGINO

La fusione dei Comuni, o quantomeno la possibilità di attivare convenzioni per funzioni associate che appare sempre più una strada obbligata, viene ampiamente caldeggiata da parte dei Sindacati anche per la prospettiva di un miglioramento della governance territoriale. Altro tema che non manca sui tavoli negoziali è quello del trasporto sociale che dovrà essere potenziato su tutto il territorio polesano per poter raggiungere anche le zone più periferiche e tutte quelle persone che vivono in situazioni di isolamento. L’ambiente, l’integrazione tra welfare aziendale e welfare territoriale attraverso lo sviluppo di accordi tra aziende e la rete dei servizi territoriali a beneficio delle comunità e le politiche abitative non sono di secondaria importanza, né tantomeno l’attenzione nei confronti dei problemi delle donne a partire da quelli che riguardano le violenze nei loro confronti e il grosso e complicato problema del gioco d’azzardo, per il quale la provincia di Rovigo si attesta ai primi posti nella graduatoria nazionale per giocate.

Si ritiene apprezzabile e di grande aiuto, per la conoscenza delle problematiche territoriali e della collettività polesana, la disponibilità da parte delle Amministrazioni comunali ad incontrare le parti sociali: lo scambio reciproco di informazioni favorisce la possibilità di pensare e individuare progetti e proposte di ampio respiro, a medio o lungo termine, che si possono concretizzare solamente in una visione sinergica, condivisa e partecipata.

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