Sindacato Pensionati Italiani Veneto

Cerca
Close this search box.

Le “mille” battaglie dello Spi Cgil di Padova a fianco degli anziani

Il sindacato dei pensionati ripercorre l’attività degli ultimi quattro anni durante il suo VII congresso che vede la riconferma di Alessandro Chiavelli alla segreteria. Prioritaria la lotta alla povertà: in provincia 94 mila anziani vivono con meno di mille euro al mese. Il 70% è donna

Prima, la pandemia che nel Padovano ha fatto impennare i decessi fra gli anziani (soprattutto over 85) rispetto alla media degli anni precedenti: oltre 400 morti in più fra gli over 65 nel 2020 e più di 800 nel 2021. Poi, l’inflazione a due cifre che sta mettendo all’angolo in particolare i circa 94 mila pensionati (38% del totale, per il 70% donne) che vivono con meno di mille euro netti al mese. Quelli appena trascorsi sono stati anni molto difficili per tutti ma lo Spi provinciale non ha mai fatto mancare il proprio apporto, grazie a una presenza costante e capillare sul territorio che ha reso meno pesante la quotidianità dei tanti anziani – circa 220 mila, il 20% in più rispetto a dieci anni fa – residenti nel Patavino.

Sono queste le principali considerazioni emerse durante il VII congresso dello Spi Cgil provinciale che ha visto la riconferma di Alessandro Chiavelli alla guida del sindacato dei pensionati. Nella sua relazione, il segretario generale ha evidenziato proprio le difficoltà di questo periodo – con il crollo del potere d’acquisto degli anziani causato soprattutto dal caro-bollette e dal carrello della spesa -, e ha ripercorso il dramma vissuto durante la pandemia che ha acceso i riflettori in modo inequivocabile sull’importanza della sanità pubblica e territoriale.

«Il Covid-19 – ha spiegato Chiavelli nella sua relazione – ha evidenziato in maniera non discutibile l’importanza del ruolo della sanità pubblica, ma anche la drammatica carenza tecnica e di personale più volte denunciata dalle organizzazioni sindacali, argomento che continua ad essere oggi priorità assoluta tra le nostre rivendicazioni». Non solo. Altre tematiche prioritarie, secondo il segretario riconfermato, sono «il riscaldamento climatico, la trasformazione digitale, il lavoro, la demografia, la guerra in Europa, la corsa al riarmo, le migrazioni. Tutte questioni con le quali dovremo misurarci in una fase di così grandi cambiamenti».

Il congresso è stata l’occasione per rilanciare le altre battaglie dello Spi: contro l’evasione e l’illegalità, contro la guerra, contro la povertà. Durissimo, da questo punto di vista, il giudizio sulla legge di bilancio che «colpevolizza e colpisce i più poveri, accresce anziché contrastare la precarietà, non riduce il divario di genere, premia gli evasori, aumenta l’iniquità del sistema fiscale, non interviene strutturalmente sulle cause (in primis pandemia e guerra) che producono gravi problemi alla tenuta sociale. E ancora – prosegue Chiavelli – , riduce le risorse necessarie a sostenere la sanità pubblica, la scuola ed il trasporto pubblico, non stanzia risorse adeguate ai rinnovi dei contratti dei lavoratori pubblici, non modifica ma riesce a peggiorare la Legge Fornero e cambia senza alcun confronto preventivo con i sindacati il meccanismo di rivalutazione delle pensioni in essere».

Nell’intervento di Alessandro Chiavelli non può mancare «un pensiero speciale alla nostra straordinaria e compianta Lucia Berto che ci ha lasciato prematuramente tre anni fa. E un ringraziamento ai ragazzi della Rete degli studenti medi e dell’Udu, con i quali non c’è più solo una collaborazione, ma una vera e propria integrazione, costante e continuativa».

Post correlati

SPI CGIL Veneto

Iscriviti subito alla nostra Newsletter

Ricevi tutte le notizie

compila i campi






Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*


Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*

Continuando a navigare nel sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici neccessari che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.