Di Girolamo: “I beneficiari della mensilità aggiuntiva sono gli anziani con le pensioni più basse. Eppure, molti di loro con quei soldi aiuteranno figli e nipoti”
Una boccata d’ossigeno per circa 254 mila pensionati veneti, per lo più donne (78%), e un piccolo sollievo per figli e nipoti. Quest’anno la quattordicesima mensilità dei pensionati, in pagamento mercoledì 1° luglio (o a dicembre per chi compie 64 anni dopo luglio), ha un sapore diverso dal solito. L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio molte famiglie, in modo più o meno pesante. Tanto che – secondo un questionario realizzato dallo Spi Cgil del Veneto fra i propri iscritti in questo drammatico periodo – due pensionati veneti su cinque dovranno di sicuro aiutare i propri familiari, figli e nipoti in testa, a rendere economicamente meno pesante la situazione. La quattordicesima mensilità, insomma, può fornire un utile supporto, almeno per le spese imminenti e non rinviabili.
Secondo i dati dell’Inps elaborati dalla Cgil del Veneto, sono circa 157 mila gli anziani veneti (per l’84% donne) che ricevono pensioni inferiori a 1,5 volte il trattamento minimo, quindi al di sotto di circa 773 euro lordi mensili (per la precisione, 773,37). A loro spetta già dal 2007 una mensilità aggiuntiva che nel 2017 è stata aumentata e ora oscilla fra i 437 e i 655 euro a seconda degli anni di contribuzione. Sempre nel 2017, grazie ai risultati positivi ottenuti al tavolo fra governo e sindacati, la quattordicesima è stata riconosciuta anche a chi riceve importi superiori, esattamente a quei pensionati con entrate comprese fra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, ovvero fra 773 e 1030,12 euro lordi mensili. In Veneto sono quasi 97 mila i pensionati (per il 68% donne) che ricevono queste somme e che godranno della quattordicesima. Insomma, a luglio (o dicembre) un pensionato veneto ogni cinque si intascherà l’agognata mensilità aggiuntiva.
«Con l’emergenza Coronavirus la quattordicesima mensilità assume di sicuro un nuovo significato – commenta Giuseppe Di Girolamo, della segreteria dello Spi Cgil del Veneto -. Servirà anzitutto ai pensionati per affrontare quelle nuove spese, in particolare sanitarie, rese necessarie dalle misure anti-epidemia. Ma, come dimostrano anche i risultati di una nostra indagine, qualcuno dei beneficiari userà quei soldi per aiutare figli e nipoti, anche se stiamo parlando di pensionati a basso reddito. È rilevante vedere come la grande maggioranza delle mensilità aggiuntive andrà in tasca alle donne. Questo perché continuano ad avere pensioni molto basse, spesso la metà di quanto prendono gli uomini».
La quattordicesima mensilità rientra anche nella campagna dei diritti inespressi fiore all’occhiello dello Spi Cgil del Veneto. L’iniziativa mira a “scovare” somme che sarebbero dovute al pensionato dall’Inps, ma solo su richiesta. «In questo caso – continua Di Girolamo – la quattordicesima viene pagata in automatico dall’Inps ma può accadere, ed è accaduto spesso, che qualche avente diritto non la riceva. Chiunque abbia dei dubbi in merito può rivolgersi a una delle nostre sedi sparse sul tutto il territorio regionale. Verificheremo l’esistenza o meno dei requisiti e invieremo l’eventuale richiesta all’Inps».
ANNI DI CONTRIBUZIONE | IMPORTO DELLA 14ESIMA MENSILITÀ | ||||
Ex lavoratori dipendenti | Ex lavoratori autonomi | Redditi fino a 10.0437,87€ (772 mensili) | Redditi da 10.043,87 a 13.391,82 € (1.116 mensili) | ||
Prima fascia fino a 15 anni di contribuzione | Prima fascia fino a 18 anni di contribuzione | 437 | 336 | ||
Seconda fascia da 15 a 25 anni di contribuzione | Seconda fascia da 18 a 28 anni di contribuzione | 546 | 420 | ||
Terza fascia oltre i 25 anni di contribuzione | Terza fascia oltre i 28 anni di contribuzione | 655 | 504 |