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Bonus bollette: la platea dei beneficiari si allarga

Come Spi Cgil lo abbiamo denunciato più volte: la soglia di reddito per accedere al bonus bollette era risibilmente bassa. Ora se n’è accorto anche il Governo che con il decreto-legge del 21 marzo 2022 contenente “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” ha portato tale soglia da 8.265 a 12 mila euro annui di reddito Isee allargando così (temporaneamente) la platea dei beneficiari. La disposizione è infatti valida per un arco di tempo limitato, dal 1° aprile 2022 al 31 dicembre 2022.

Nella solita stratigrafia del diritto sociale italiano abbiamo dunque un bonus elettrico e un bonus gas che di base sono, tutto sommato, poca cosa (rispettivamente 128 euro e 136 euro all’anno per una famiglia di 1-2 persone, tipica degli anziani). Tali benefici sono stati temporaneamente maggiorati, già alla fine del 2021, da una “componente integrativa temporanea”, valida su base trimestrale dal 1° gennaio al 31 marzo 2022, che li porta rispettivamente a 165,60 euro e a 493,30 euro al trimestre (sempre per una famiglia di 1-2 componenti in zona climatica E). E in più ora abbiamo la novità dell’innalzamento della soglia di Isee, valida fino alla fine dell’anno, che non risolverà tutti i problemi ma aiuterà un numero maggiore di famiglie e di anziani poveri.

Per fare un esempio, per una vedova o un vedovo che viva da sola/o nella casa di famiglia dove ha cresciuto i figli il cui valore ai fini Imu sia di almeno 100 mila euro e che percepisca un assegno pensionistico di 600 euro al mese, il reddito Isee equivalente è di 12.093 euro all’anno, quindi di un soffio superiore alla nuova soglia, e sempre a patto che sia priva/o di qualsiasi deposito bancario. 

Le maggiorazioni si sono rese necessarie a fronte della corsa continua dei prezzi dell’energia che, complice una forte componente di speculazione, sono letteralmente impazziti dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, tanto da far avanzare al direttore di Nomisma Energia Davide Tabarelli la richiesta di prezzi amministrati e la costituzione di un comitato interministeriale e livello europeo.

Sempre secondo Nomisma dal 1° di Aprile c’è da attendersi un ulteriore rincaro nella misura del 2% per il gas e del 20% per l’energia elettrica.

L’Istat deve ancora rilasciare i dati ufficiali dell’inflazione a marzo, ma per il mese di febbraio 2022 l’Istituto parla di una “accelerazione dell’inflazione su base tendenziale dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +38,6% di gennaio a +45,9%) e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +2,2% a +3,1%) sia non lavorati (da +5,3% a +6,9%)”.

I prezzi dei Beni energetici regolamentati, anche nel mese di febbraio, risultano “quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2021 (stabili a +94,6%)”.

L’inflazione acquisita per il 2022 “è pari a +4,3% per l’indice generale e a +1,3% per la componente di fondo” ma con queste significative differenze tra settori. Ad esempio, prosegue l’Istat, “su base annua accelerano in misura ampia i prezzi dei beni, da +7,0% a +8,6% mentre rimangono stabili quelli dei servizi (a +1,8%). Accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +3,2% di gennaio a +4,1%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,3% a +5,3%)”.

Sta di fatto che i rincari si sono abbondantemente “mangiati” l’aumento delle pensioni per la perequazione scattata ad inizio anno. Quindi i redditi di pensionate e pensionati ma anche quelle di lavoratori e lavoratrici sono fortemente diminuiti.

Link Arera Bonus sociali: https://www.arera.it/it/consumatori/bonus_val.htm

Link Anci Bonus energia: http://www.bonusenergia.anci.it/archivio-notizie/aggiornamento-valori-di-bonus-sociale-primo-trimestre-2022#attachments

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