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Ballottaggio tra proposte e livori: la posizione dello Spi Cgil Verona

L’ultima fase della campagna elettorale veronese prima del ballottaggio ha conosciuto una netta involuzione da parte di uno dei due sfidanti che ha aderito alle posizioni aggressive e gridate di una parte della politica nazionale. La campagna di comunicazione “Verona Mai a Sinistra” di Federico Sboarina di Fratelli d’Italia esula infatti da qualsiasi considerazione di merito rispetto alle problematiche, anche drammatiche, vissute da una parte crescente della popolazione veronese, specie quella anziana, per allinearsi ai toni e ai contenuti, francamente inaccettabili per una organizzazione come la nostra, dell’ormai famigerato discorso di Giorgia Meloni, leader nazionale di Frateli d’Italia, a Marbella, ospite di Vox, i neofranchisti spagnoli.

Per noi dello Spi Cgil è di fondamentale importanza trovare nelle istituzioni locali degli interlocutori che sappiano farsi carico dei problemi e che vogliano responsabilizzarsi nel trovare delle soluzioni. Il territorio soffre di macroscopiche carenze dal punto di vista dell’assistenza socio-sanitaria e i prossimi mesi (non anni) saranno cruciali nel definire l’atterraggio del Pnrr sanitario sul territorio veronese e veneto. C’è un altrettanto grande problema di redditi che si sostanzia nella difesa del potere di acquisto di pensionate e pensionati, lavoratori e lavoratrici, che va affrontato a tutti i livelli, sia nazionale che locale. Non da ultimo, il tema di una città e di una società che invecchiano quasi senza rendersene conto e che tardano ad adeguare i servizi.

Per noi dello Spi Cgil sono di altrettanto fondamentale importanza i valori di fondo alla base della nostra organizzazione sindacale: inclusione, solidarietà, giustizia sociale, il diritto ad un lavoro dignitoso e ad una pensione che permetta di vivere. Questi valori di fondo sono stati calpestati dalle urla livorose della leader di Fratelli d’Italia a Marbella.

Tutto questo non può non trovare una risposta democratica che sappia essere ferma nei valori senza perdere di vista il merito delle questioni.

Come Spi Cgil rivendichiamo dunque tutta la nostra autonomia di proposta e di progetto per la città e su queste proposte e su questi progetti ci confronteremo con chi sarà chiamato a governare Verona. Però domenica 26 giugno siamo chiamati anche a dare una risposta democratica che non può non aderire ad una visione di una città aperta, accogliente, solidale, capace di affrontare le problematiche di pensionate e pensionati.

Adriano Filice, Segretario Generale Spi Cgil Verona

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