Il 2 marzo lo Spi Cgil Venezia celebra la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza con un evento rivolto alle più giovani
Per celebrare la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza (11 Febbraio), le donne del Coordinamento dello Spi Cgil Venezia organizzano una nuova iniziativa sul tema “Donne e scienza”: dopo il successo di “SPI Girls spaziali, amiche delle stelle”, che nel 2023 ha portato ragazze e pensionate in visita all’Osservatorio Astronomico di Asiago per riflettere sulla presenza femminile nell’astronomia, il 2 marzo si terrà “Viva Ernestina. La presenza delle medichesse nella storia della medicina”. Una giornata per promuovere la presenza femminile nella professione medica, che possa portare anche a un una maggiore sensibilità verso la medicina di genere.
La Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza
La Giornata è stata indetta per la prima volta nel 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere la presenza femminile nella scienza, per garantirne l’accesso equo e per incentivare lo studio delle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), con lo scopo di sostenere le donne e le ragazze affinché realizzino il loro potenziale come studiose, ricercatrici, scienziate e innovatrici.
Secondo le stime dell’Unesco solo il 30% delle studentesse sceglie per l’istruzione superiore percorsi di studio scientifico e i dati forniti dall’ONU indicano che nel mondo solo il 28% dei ricercatori sono donne.
L’obiettivo dello Spi Cgil Venezia
Le donne dello Spi Cgil vogliono focalizzare l’attenzione sull’esigenza di abbattere gli stereotipi sulla conoscenza che spesso impediscono alle donne di accedere agli studi nelle materie scientifiche e ai successivi sviluppi professionali. Questo comporta non solo un minor accesso a facoltà e professioni scientifiche, ma anche stipendi minori, pubblicazioni di studi più rare e più scarsi avanzamenti di carriera. Lo SPI CGIL Venezia si rivolge alle più giovani per incoraggiarle ad avere fiducia in se stesse e nelle proprie capacità, soprattutto in un periodo così oscurantista che vede diffondersi la negazione dell’istruzione alle ragazze, come in Afghanistan e in troppi paesi del mondo.
Le donne in medicina
Solo dal 1875 in Italia esiste per le donne la possibilità di iscriversi all’Università alle stesse condizioni degli uomini, cosa che fino ad allora era concessa solo in alcune sedi, a discrezione dell’ateneo.
Alla fine del 1800 nel nostro Paese le prime laureate in medicina sono Ernestina Paper, Maria Farnè Velleda e Aldina Francolini. Nel 1902 su 224 laureate, 24 sono dottoresse in medicina, tra di esse le più note sono Anna Kuliscioff (1885) e Maria Montessori (1886).
Il programma della giornata
2 marzo 2024, SCUOLA GRANDE DI SAN MARCO (Ospedale San Giovanni e Paolo Venezia), Sala degli Angeli
- Ore 10:30: saluti di apertura di Daniele Tronco, Segretario Generale SPI CGIL Metropolitano Venezia
- Ore 11:00: conversazione con Pamela Boldrin sulla presenza e assenza del femminile nella storia della medicina. Pamela Boldrin è filosofa esperta di etica e scienza e professionista sanitaria specialista in ambito neurofisiologico. Lavora come libera professionista in diverse cliniche sanitarie ed è redattrice presso la Chiave di Sophia, rivista di filosofia pratica, nonché docente a contratto di Bioetica nei corsi di laurea delle professioni sanitarie nell’Università di Padova.
- Ore 13:00: pausa ristoro Vestibolo Sala dei Novizi
- Ore 14:30/16:00: visita guidata al Museo della Scuola Grande di San Marco (Ospedale San Giovanni e Paolo Venezia) condotta dal Direttore Mario Po’
- Offerta libera per contributo spese
- Per questioni organizzative le prenotazioni all’iniziativa saranno obbligatorie: 389 818 6533, legaspimestre@veneto.cgil.it
