Ogni anno i patronati in Veneto, tra i quali INCA CGIL, forniscono un servizio a circa 670 mila cittadini alle prese con complesse pratiche burocratiche e situazioni di disagio. Nello specifico, sono 530 mila le pratiche “previdenziali” – come accesso alle pensioni, salvaguardie, verifica dei contributi – comprensive di 225.000 richieste di prestazioni a sostegno del reddito, ovvero mobilità, indennità di disoccupazione, maternità e congedi, assegni al nucleo familiare. Poi, 106 mila prestazioni assistenziali (indennità civili, di accompagnamento, rinnovo dei titoli di soggiorno ecc.) e circa 34 mila domande per danni da lavoro, cioè infortuni e malattie professionali. Eppure anche nella legge di Stabilità 2016 è previsto un ulteriore taglio di 28 milioni di euro (ma sarebbero stati 48 milioni, se non fossero intervenuti gli operatori dei patronati, un nutrito gruppo di Parlamentari e un milione e mezzo di firme raccolte con una petizione popolare) che vanno ad aggiungersi ai 35 milioni già prelevati lo scorso anno. Insomma, anche per il 2016 la mazzata è servita, a discapito soprattutto dei cittadini e dei loro diritti.
Per questo Cgil-Cisl e Uil del Veneto hanno deciso di aderire alla campagna nazionale “A sostegno dei Patronati #iocimettolafaccia #xidiritti”. L’iniziativa – che si inserisce all’interno di una mobilitazione già in corso sia a livello regionale che nazionale – prevede una campagna selfie, con la quale si invitano i cittadini (utenti, amici, operatori) a dichiarare il proprio sostegno a favore dei patronati con un selfie che dovrà essere condiviso sui canali ufficiali della campagna (sito: www.tituteliamo.it; facebook: Facebook.com/tituteliamo; twitter: @tituteliamo), previo rilascio della liberatoria. Sostegno all’iniziativa anche da parte di Liberetà del Veneto.