Hanno lavorato in cucina e nei terreni agricoli e si sono intrattenuti in un confronto continuo e costruttivo con i ragazzi, ai quali hanno proposto i propri saperi e i propri valori. Anche quest’anno circa 70 pensionati dello Spi Cgil della nostra regione si sono ritrovati a fianco dei giovani in una decina di campi confiscati alle mafie e distribuiti in varie zone d’Italia, dal Veneto alla Campania, dalla Sicilia all’Umbria fino alla Calabria. Un’esperienza unica e altamente formativa, di certo faticosa e a volte pericolosa (vedi incendio doloso nel campo di Parete, in Campania) che lo Spi ha voluto premiare con una due giorni a Calalzo durante la quale s’è parlato di legalità a 360 gradi, con i protagonisti dei campi (pensionati e studenti) e con testimonianze di vario genere, come quella del giornalista scrittore Ugo Dinello coautore del libro-inchiesta “Mafia a Nord-Est”.
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“I campi antimafia – spiega Danilo Toccane, segretario regionale SPI CGIL Veneto con delega alla legalità – rappresentano un appuntamento irrinunciabile, nel quale i pensionati si confrontano con i giovani e assieme a loro riportano a produzione agricola, creando lavoro e benessere, i luoghi che la mafia aveva distrutto. Crediamo fermamente nel rapporto, nel valore, intergenerazionale nelle sue varie manifestazioni. Ed è per questo che il nostro progetto continua pure d’inverno nelle scuole della nostra regione”.
I 70 pensionati sono stati premiati dallo Spi che ha anche raccolto in un libro i loro diari.
I NUMERI dei campi antimafia
10 i campi antimafia nei quali sono stati impegnati i pensionati dello Spi del Veneto
70 gli iscritti dello Spi che hanno partecipati ai campi in Veneto, Campania, Sicilia, Calabria, Umbria.
100 i giorni totali di permanenza nei campi
40 gli istituti veneti coinvolti nel progetto dalla scuola ai campi e dai campi alla scuola
7.200 gli studenti partecipanti al progetto
I NUMERI dell’illegalità in Italia
211 miliardi gli euro evasi al Fisco
5 miliardi gli euro in più prodotti quest’anno dall’evasione
13% la percentuale dell’evasione rispetto al Pil italiano
250 miliardi gli euro prodotti dall’attività mafiosa