Sindacato Pensionati Italiani Veneto

Cerca
Close this search box.

Teglio Veneto (VE): inaugurato lo spazio pubblico dedicati ai partigiani Luigi Ciol e Gino Nosella

Domenica 3 marzo la cerimonia alla presenza di rappresentanti dello Spi Cgil Veneto, Spi Cgil Venezia, Lega Spi Cgil Lemene, ANPI Portogruaro e Fondazione di Comunità Santo Stefano.

Continua nella provincia di Venezia l’opera di recupero di cippi e lapidi dei partigiani caduti nella lotta di liberazione dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista, progetto sostenuto da Spi Cgil Veneto, Spi Cgil Metropolitano di Venezia e dalle leghe locali. «Non deve scivolare nell’oblio – ha spiegato Fulvio Dal Zio, segretario Spi Cgil Venezia – il sacrificio di quanti hanno contribuito a scrivere una pagina incancellabile della nostra storia a cui, noi tutti, dobbiamo rispetto e riconoscenza perenne».

Domenica 3 marzo è stata la volta dello spazio pubblico in memoria di Luigi Ciol e Gino Nosella a Cintello di Teglio Veneto, realizzato con il contributo della Lega Spi del Lemene. Presenti anche la sezione ANPI Dino Moro di Portogruaro e la Fondazione di Comunità Santo Stefano, oltre a Danilo Toccane per lo Spi Cgil Veneto, Fulvio Dal Zio, per lo Spi Cgil Venezia, e Angelo Marson, segretario Lega Spi Cgil Lemene.

Luigi, 19 anni, e Gino, 20 anni, assieme ad altri 28 partigiani vennero fucilati nel carcere di Udine il 9 aprile del 1945, giorno in cui iniziò la battaglia che portò alla liberazione di Bologna il 21 aprile. Udine venne liberata il 1° maggio. Il 9 aprile quindi la guerra era segnata: era ormai chiaro che i nazifascisti, di lì a poco, sarebbero stati sconfitti. Malgrado ciò, i nazisti, con i fascisti, non ebbero alcuna remora ad assassinare soldati, partigiani, giovani, donne. Crudeltà, brutalità, disumanità fino alla fine.

Nonostante questo, in una lettera scritta da Luigi ai propri familiari, «non emerge rancore, né odio nei confronti dei suoi carnefici – ha spiegato Dal Zio – Tutt’altro. C’è anzi la piena e matura consapevolezza di essere nel giusto, immerso nella STORIA, nella grande STORIA. Questo il senso, il valore più profondo e più autentico dell’enunciazione da lui scritta: “Un’idea è un’idea e nessuno la rompe. A morte il fascismo e viva la libertà dei popoli”». Ed è proprio questa la frase che campeggia oggi nello spazio dedicato a Luigi e Gino.

«Luigi Ciol e Gino Nosella sono due protagonisti del riscatto e della rinascita dell’Italia – ha concluso Dal Zio – erano due antifascisti; nonostante la giovane età ebbero il coraggio di scelte difficili che la forza delle loro idee li portò a compiere. Non girarono la testa da un’altra parte. A loro il nostro imperituro ringraziamento».

Post correlati

SPI CGIL Veneto

Iscriviti subito alla nostra Newsletter

Ricevi tutte le notizie

compila i campi






Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*


Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*

Continuando a navigare nel sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici neccessari che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.