Dopo un lavoro capillare svolto sul territorio da parte dello Spi Cgil e del Caaf, per circa 4 mila e 500 pensionati ex lavoratori Enel residenti in Triveneto si è arrivati a una compensazione economica in seguito all’abolizione del cosiddetto sconto energia, agevolazione concessa fino a qualche anno fa a dipendenti ed ex dipendenti dell’azienda. L’eliminazione del bonus è stata decretata ancora nel 2014, con l’approvazione del cosiddetto “decreto taglia bollette” e la decisione aveva provocato le proteste da parte dei diretti interessati. In Triveneto l’incessante attività dello Spi e del Caaf della Cgil ha portato 4.466 pensionati ex Enel ad accettare la proposta transattiva con la quale viene compensata la perdita dello sconto. In pratica, il 37% dei 12 mila ex dipendenti Enel del Triveneto, ha accolto tramite Spi e Caaf la mediazione, evitando contenziosi che rischiavano di risultare totalmente inefficaci.
“Ci sembra un ottimo risultato – commenta Daniele Tronco, segretario organizzativo dello Spi Cgil regionale – Dopo decine di incontri in tutto il Triveneto, abbiamo intercettato un buon numero di ex dipendenti Enel disponibili ad accogliere la compensazione. Riteniamo questa una scelta opportuna, anche perché se si è deciso di adire alle vie legali si rischia di ottenere un parere contrario del Tribunale con il conseguente pagamento delle spese. Ora la questione dell’abolizione del bonus e della possibile compensazione si allarga ai pensionati di Terna con i quali sono già cominciati gli incontri sul territorio”.