Ottiene l’assegno di vecchiaia… con vent’anni di ritardo. Ma non si è trattato di un errore dell’Inps, bensì di una «dimenticanza» della diretta interessata. Pur avendo lavorato una vita e versato contributi per 25 anni, la signora Teresa Bassanelli di Valeggio fino a qualche settimana fa era costretta a barcamenarsi e far fronte a spese quotidiane e mediche potendo contare soltanto sulla pensione di reversibilità di 500 euro al mese.
Leggi l’articolo uscito su Il Corriere del Veneto, edizione Verona il 28/05/2017 (in pdf)