Il 17 giugno le donne della CGIL di Venezia con Se Non Ora Quando, l’UDI, La Consulta delle cittadine, la Rete degli Studenti medi e universitari hanno presidiato in massa il Consiglio Comunale per chiedere l’impegno del Comune di Venezia a garantire l’applicazione della L. 194 nelle strutture sanitarie pubbliche.
Le rappresentanti dei Movimenti delle donne e della CGIL hanno preso la parola e denunciato che il numero dei ginecologi e personale paramedico obiettori di coscienza impedisce il diritto delle donne all’interruzione volointaria di gravidanza.
Hanno vinto le donne! La loro determinatezza ha superato la mozione votata a maggioranza dal precedente Consiglio Comunale che prevedeva di “tutelare i medici obiettori di coscienza”.
Quando i movimenti rappresentano le istanze dei/delle cittadini/e e c’è un problema importante le istituzioni possono rivedere le loro posizioni. Una bella lezione per tutta la classe politica.
Leggi QUI il documento/invito al presidio, redatto da CGIL.
Leggi QUI la lettera inviata al Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni