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La solitudine? Ne soffre una pensionata veneta su tre. A rivelarlo una indagine svolta dal Coordinamento donne dello Spi Cgil regionale.

Qual è il vero “male” che affligge le anziane della nostra regione? Semplice, la solitudine. Un sentimento molto diffuso soprattutto quando si superano i 70 anni e che diventa ancora più marcato se si resta vedove o se non si hanno grandi relazioni con i figli. Proprio le difficoltà relazionali con i propri familiari rappresentano un altro fattore critico per le anziane venete, assieme all’insicurezza che si manifesta soprattutto quando si esce di casa. Sono questi i principali risultati che emergono da una indagine svolta dai Coordinamenti Donne dello Spi Cgil del Veneto relativa ai “bisogni delle pensionate del Veneto”’. “L’indagine che non ha valore prettamente statistico ma indica dei trend ben delineati, – come ci dice Rosanna Bettella, responsabile del Coordinamento Donne Spi Cgil regionaleha coinvolto 848 anziane della nostra regione di cui il 23,5% fra i 55 e i 64 anni, il 29,5% fra i 65 e i 69 anni, il 25% fra i 70 e i 75 anni”. I principali risultati emergono quando si parla delle difficoltà che colpiscono le pensionate venete. Quasi un terzo (il 29%) soffre di solitudine per più ore al giorno. Circa una su quattro (22%), invece, ha paura ad uscire di casa, sentendosi insicura e temendo aggressioni e rapine. Una su cinque (20%) denuncia difficoltà relazionali con i figli o con i propri familiari o parenti. In poche denunciano difficoltà economiche (in quanto la maggior parte di chi ha risposto al questionario ha una pensione da lavoro) e anche particolari guai di salute, mentre un 12% rivela complicazioni legate al rapporto con il partner: problemi di coppia (6%) e anche problemi relativi alla sessualità (sempre 6%). Fra i dati dell’indagine, emerge pure come per il 28,6% del campione preso in esame il momento più critico della propria vita è derivato da un lutto. Per un altro 14% da malattie di persone care, per l’11,7% da una propria malattia e da un 9% dall’inizio della menopausa. La rilevazione si è soffermata anche sui desideri oltre che sui bisogni delle donne pensionate del Veneto. Risultato? Il 42,2% vorrebbe saperne di più su come mantenersi in forma a livello di alimentazione e di attività fisica, un altro 37% vorrebbe stare più in compagnia di altre persone, il 29,5% avere la possibilità di partecipare ad attività culturali (corsi, conferenze, cinema e altro ancora). L’indagine, dalla quale è stata realizzata una pubblicazione, dimostra come la condizione della donna anziana anche nel Veneto sia sempre più complessa. “Viviamo più a lungo e spesso sole – commenta Elena Di Gregorio, segretaria generale dello Spi Cgil del VenetoAbbiamo pensioni più basse a causa di lavori discontinui, meno professionalizzanti e peggio retribuiti e anche il contesto sociale non è ancora maturo e pronto per riconoscere e valorizzare il grande contributo che le anziane e gli anziani possono apportare alla comunità. Crediamo che questa indagine possa rappresentare un importante contributo per far emergere le criticità ma anche i punti di forza del nostro stare nella società. Sarà compito dello Spi far tesoro di quanto emerso e trasformare le indicazioni in costruzione di risposte concrete per migliorare le condizioni e la qualità di vita delle persone che rappresentiamo”.     

I profili delle donne-pensionate in Veneto – indagine Coordinamento donne Spi Cgil Veneto

Il profilo della pensionata veneta dai 55 ai 64 anni (in Veneto sono 337.870). È una persona dinamica, si occupa, quando è necessario, dei genitori in età avanzata o dei nipotini e dedica una parte del suo tempo a fare volontariato. È senza dubbio una pensionata in gamba che sa affrontare le difficoltà in modo sereno.

Il profilo della pensionata veneta dai 65 ai 69 anni (in Veneto sono 148.189). È ancora molto attiva, svolge volontariato ma ha qualche problema di salute (in particolare soffre di osteoporosi e di obesità) anche se fa prevenzione, si controlla regolarmente e vorrebbe saperne di più su come mantenersi in buona salute. I momenti più duri sono quelli legati a lutti o a malattie di persone care. I problemi più sentiti sono la solitudine, la relazione con figli e familiari, e l’insicurezza a uscire da sole.

Il profilo della pensionata veneta dai 70 ai 75 anni (in Veneto sono 135.960). È una pensionata che comincia a mostrare condizioni di fragilità. Lutti e malattie sono i momenti per lei più critici. Sente molto la solitudine, vorrebbe stare più in compagnia degli altri e partecipare a conferenze e incontri, ma le opportunità sono poche, anche perché i problemi fisici non mancano, soprattutto osteoporosi e artrosi. Si sottopone in modo regolare a screening oncologici.

Il profilo della pensionata veneta over 75 anni (in Veneto sono 343.604). È spesso vedova e la solitudine è il suo principale cruccio anche perché ha difficoltà nella relazione con i figli. Come per gli altri profili analizzati i momenti più critici sono legati a lutti e malattie. Va spesso dall’assistente sociale, non fa più screening, vorrebbe avere compagnia e saperne di più in tema di salute. È una donna in difficoltà che ha bisogno di essere aiutata dai familiari e dalla comunità. Rischia di cadere facilmente nella depressione.

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