Da lunedì 28 febbraio, lo Spi Cgil e l’amministrazione comunale di Ponte nelle Alpi hanno attivato uno sportello dedicato a cittadine e cittadini di nazionalità ucraina, che nel comune sono 35. Lo sportello sarà aperto dalle 9:00 alle 10:15, nella sala consiliare del municipio e potrà essere utile anche per raccolte fondi e aiuti.
«Un riferimento per la comprensibile preoccupazione e l’ansia delle persone rispetto ai tragici avvenimenti, – spiega il sindaco Paolo Vendramini – ma anche un modo di fare rete con i servizi del territorio e le associazioni di volontariato, raccogliendo eventuali informazioni in merito a possibilità di ricongiungimento con familiari».
Per informazioni è possibile contattare l’ufficio relazioni con il pubblico al numero 0437-9866: «In Veneto – conclude Vendramini – sono ad esempio 5mila le assistenti familiari ucraine, molte delle quali nella nostra provincia. E curano i nostri anziani».
Anche a Rovigo è stato attivato dalla Cgil uno specifico “sportello Ucraina” attivo tutti mercoledì dalle ore 9:00 alle ore 12:00 su appuntamento, presso l’ufficio immigrazione della Cgil (tel. 0425.377311, responsabile Dario Pitacco). Come spiega il segretario generale Cgil Rovigo, Pieralberto Colombo, l’obiettivo è «dare un piccolo ma concreto aiuto in particolare alla folta comunità ucraina presente in Polesine ad avere informazioni ed assistenza sulle possibilità e modalità di espatrio – a causa della guerra – dei loro cari in Ucraina».