Sindacato Pensionati Italiani Veneto

Cerca
Close this search box.

Appuntamento a Roma l’8 ottobre per la manifestazione nazionale Cgil

“Italia Europa, ascoltate il lavoro”: con questo appello lo Spi e la CGIL scenderanno in piazza a Roma sabato 8 ottobre per ribadire le proposte presentate nel corso dell’assemblea delle delegate e dei delegati del 14 settembre a Bologna, riassunte oggi in un decalogo.

La manifestazione inizierà alle 13.00 in Piazza della Repubblica, con partenza del corteo alle 13:30. Si proseguirà in Via V. Emanuele, Largo di S. Susanna, Via Barberini, Piazza Barberini, Via Sistina, Piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Monti, Viale G. D’Annunzio per finire in Piazza del Popolo. La manifestazione si concluderà alle ore 17.30 con le conclusioni del Segretario Generale CGIL Maurizio Landini.

Per partecipare con la delegazione del tuo territorio contatta la sede dello Spi più vicina a te.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su Cgil.it e Collettiva.it e sui canali social di Cgil, Collettiva e Spi Cgil Veneto.

Dopo la manifestazione, la sera dell’8 e la mattina del 9 è in programma “Cgil aperta”, una serie di iniziative per l’anniversario dell’assalto fascista alla sede nazionale.

Programma delle iniziative

8 ottobre
Apertura serale della sede con proiezioni video e visite guidate dopo il corteo e il comizio conclusivo a piazza del Popolo. Il Segretario generale della CGIL Maurizio Landini, alla presenza di Ennio Calabria, inaugura il quadro vandalizzato durante l’assalto fascista del 9 ottobre 2021 e restaurato a cura dell’ICR per volontà del MiBACT. L’artista poi regalerà alla CGIL una nuova opera che sarà presentata per l’occasione. 

9 ottobre
Tavola rotonda ‘Una rete internazionale antifascista per Lavoro Diritti e Democrazia’
Partecipano Gilbert F. Houngbo, Direttore Generale OIL (videomessaggio); Luca Visentini, Segretario Generale Confederazione Europea dei Sindacati; Oliver Roepke, Presidente Gruppo Lavoratori Comitato Economico e Sociale europeo; Gianfranco Pagliarulo, Presidente ANPI; Luigi Sbarra, Segretario Generale CISL; Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL; Camilla Piredda, Coordinamento nazionale UDU. A seguire gli interventi delle delegazioni dei sindacati europei e internazionali. Coordina Gianna Fracassi, Vicesegretaria Generale CGIL. Conclude Maurizio Landini, Segretario Generale CGIL.

Scarica il volantino

ASCOLTATE IL LAVORO

AUMENTARE I SALARI E DIFENDERE I REDDITI DA LAVORO E DA PENSIONE DALL’INFLAZIONE, RAFFORZARE LA CONTRATTAZIONE E RIFORMARE IL FISCO

1. Tutelare e aumentare il potere di acquisto di salari e pensioni. Intervenire a livello nazionale ed europeo sulla formazione dei prezzi. Fissare un tetto alle bollette. Proteggere l’occupazione. Integrare il trattamento economico della cassa integrazione.
Salario minimo legato al trattamento economico complessivo dei CCNL e legge sulla rappresentanza. Rinnovare i contratti, e affermare la centralità della contrattazione per assicurare diritti e partecipazione.

2. No Flat Tax e condoni, sì a una riforma progressiva e redistributiva. Abbattere l’evasione e l’elusione fiscale. Tassare gli extraprofitti e redistribuirli ai redditi da lavoro e alle pensioni più basse.

STOP ALLA PRECARIETÀ E RIDUZIONE DEGLI ORARI DI LAVORO

3. Superare il Jobs Act e le norme che hanno precarizzato il lavoro, abolendo le tipologie di lavoro precario e sottopagato e introducendo un contratto unico di ingresso a contenuto formativo ed estendendo le tutele dei lavoratori autonomi.
Definire un Nuovo statuto dei diritti per tutto il mondo del lavoro. Piano per la piena e buona occupazione in particolare per giovani e donne. Superare i divari di genere e generazionali.

4. Condizionare i finanziamenti e le agevolazioni pubbliche collegandoli alla stabilità dell’occupazione e contrastare le delocalizzazioni.
Riduzione e redistribuzione degli orari di lavoro per una nuova occupazione stabile e per il diritto alla formazione permanente.

IL FILO DELLA LEGALITÀ E LA SICUREZZA SUL LAVORO

5. Estendere a tutto il sistema degli appalti e dei subappalti privati il rispetto e l’applicazione dei Contratti nazionali e delle clausole sociali. Contrastare le mafie, lo sfruttamento lavorativo, il caporalato e il lavoro nero.

6. Basta morti sul lavoro: prevenzione, formazione, salute e sicurezza garantite ed esigibili e inasprimento delle sanzioni.

NUOVO STATO SOCIALE E DIRITTI DI CITTADINANZA

7. Innovare il sistema pubblico e investire attraverso un piano straordinario di assunzioni pubbliche e di stabilizzazione del personale precario. Centralità del servizio sanitario pubblico e universalistico e del sistema pubblico di istruzione e conoscenza. Garantire una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza. Introdurre la legge sulla non autosufficienza. No alla autonomia differenziata: garantire l’esigibilità di diritti e l’accessibilità alle prestazioni in modo uniforme in ogni territorio. Politiche inclusive e piena integrazione e diritti civili per i cittadini migranti. Cambiare la legislazione sull’immigrazione.

8. Modificare radicalmente il sistema previdenziale superando la riforma Fornero e ricostruendo un sistema previdenziale pubblico, solidaristico ed equo che unifichi le generazioni – pensione contributiva di garanzia – e le diverse condizioni lavorative – gravosi, lavoro di cura e delle donne – e garantisca flessibilità in uscita a partire da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.

POLITICHE DI SVILUPPO E NUOVO INTERVENTO PUBBLICO

9. Nuove politiche industriali e costituzione di un’Agenzia per lo Sviluppo dotata di poteri e di un Fondo speciale per le transizioni ambientale e digitale per rafforzare gli strumenti di governo delle crisi e delle riconversioni. Piano nazionale per le Giuste transizioni, ambientale e digitale per garantire la tutela e continuità occupazionale, creazione di nuova occupazione e diritti. Piano strategico per l’autonomia energetica con conseguente e fondamentale accelerazione degli investimenti nelle fonti rinnovabili.

10. Recuperare i divari territoriali e di sviluppo a partire dal Mezzogiorno. Riqualificazione delle grandi periferie urbane, delle aree interne e incrementare l’edilizia pubblica e sociale.

Post correlati

SPI CGIL Veneto

Iscriviti subito alla nostra Newsletter

Ricevi tutte le notizie

compila i campi






Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*


Dichiaro di aver letto e compreso la vostra Privacy Policy.*

Continuando a navigare nel sito acconsenti all'uso di Cookie Tecnici neccessari che permettono di offrire la migliore esperienza di navigazione, come descritto nell'informatva sulla privacy.