La crisi delle certezze socialiste di fronte alla Grande guerra: è questo il tema attorno al quale Giovanni Sbordone – storico veneziano e condirettore dell’Iveser – ha costruito il suo ultimo progetto di ricerca il cui risultato è il libro intitolato “Al primo colpo di cannone” che sarà presentato il 15 dicembre alle ore 17:00 a Venezia presso la Scoletta dei Calegheri (campo San Tomà). La presentazione del libro (edito da Ediesse) sarà coordinata da Giulio Bobbo dell’Iveser. Mario Isnenghi e Livio Vanzetto ne discuteranno con l’autore e sarà presente in rappresentanza dello Spi Cgil del Veneto il segretario organizzativo Daniele Tronco. Per il sindacato dei pensionati – da sempre – il sentimento della memoria deve tradursi in un patrimonio collettivo: è per questo che la memoria è uno dei temi attorno ai quali ruotano molte delle iniziative dello SPI. In quest’ottica durante l’anno sono state organizzate moltissime iniziative in tutto il Veneto per ricordare il centenario della Grande guerra.
Secondo Sbordone “lo scoppio della guerra europea, nell’estate del 1914, aprì nell’opinione pubblica italiana un aspro dibattito. Lo stesso Partito socialista, formalmente trincerato dietro la parola d’ordine della “neutralità assoluta”, era in verità diviso, al suo interno, tra spinte divergenti e non facilmente conciliabili, di cui il caso Mussolini fu solo la punta dell’iceberg”.
Il tema ha appassionato gli studiosi, sconfinando spesso nella polemica politica, tra gli anni cinquanta e settanta, per poi essere progressivamente abbandonato: l’attuale centenario della Grande guerra sembra dunque l’occasione per tornare a parlarne, magari da prospettive storiografiche e generazionali, per quanto possibile, nuove. La prima parte del volume affronta la questione nei suoi termini generali, abbozzando anche un panorama di ciò che accadde nelle diverse parti del paese (quadro ancora in gran parte da delineare, ma comunque assai più ricco, complesso e contraddittorio di quanto generalmente si sia portati a credere). La seconda parte approfondisce invece un caso specifico, quello del socialismo veneto: di una regione, cioè, posta al confine tra Italia e Impero austro-ungarico, dove la guerra materialmente si combatté. E forse proprio per questo il travaglio del movimento socialista, lacerato dall’alternativa tra principi internazionalisti e sentimenti patriottici, appare qui particolarmente evidente.
L’ingresso è libero e aperto alla cittadinanza
Scarica qui la locandina della presentazione del libro di Giovanni Sbordone (in pdf)