Ad ottobre arriva l’incremento minuto sulle pensioni. Lo Spi Cgil da tempo è in allarme per quanto si va delineando in questo autunno in relazione al caro vita e al caro energia.
Come Spi Cgil abbiamo chiesto uno sforzo per aiutare i redditi bassi a superare questi momenti di crisi.
E continuiamo a chiedere un intervento sulla tassazione dei redditi da pensioni, che è fra le più alte d’Europa. Diminuire la pressione ci permetterebbe di avere un po’ più di risorse. Così come chiediamo l’aumento della quattordicesima mensilità, l’allargamento della platea dei beneficiari per i redditi fino a tre volte il trattamento minimo (circa 1.500 euro mensili lordi).

Dalle bollette al carrello della spesa, dai trasporti alla salute, nel 2022 il caro-vita ha ridotto radicalmente la disponibilità economica delle pensioni. Con l’assegno pensionistico di ottobre, ci sarà l’anticipo rivalutazione delle pensioni del 2 per cento. L’anticipo della rivalutazione arriva dal decreto Aiuti Bis ed è dato dall’incremento transitorio del 2% previsto dal decreto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, inclusa tredicesima, fino ad un reddito di 35.000 euro.

A novembre, anticipato di 2 mesi rispetto alle norme vigenti, verrà corrisposto il riconoscimento anticipato del conguaglio dello 0,2% che avrebbe dovuto essere erogato nel 2023. L’erogazione spetta al 100% fino a 2.062 euro lordi. Si tratta dell’anticipo della differenza tra l’aliquota provvisoria dell’1,7%, attribuita sulle pensioni dal 1° gennaio 2022, e l’aliquota definitiva definita dall’Istat dell’1,9% .
Sempre a Novembre per i redditi inferiori a 20.000 euro è previsto il bonus di 150 euro.

Maria Rita Gentilin
Segretaria generale Spi Cgil Belluno