Il sindacato dei pensionati Spi-Cgil dà il via a quasi 90 assemblee territoriali, occasione di incontro per gli oltre 43mila iscritti. Quattro assemblee sono nel solo capoluogo e vedranno la partecipazione dei pensionati trevigiani da questi giorni fino a marzo. Il 29 gennaio 2018 si è tenuta la prima assemblea a Codognè, poi si proseguirà per 5 settimane. Tra i 43.600 iscritti ben 3.266 sono i nuovi tesserati. Occasioni per fare il punto sulle novità normative in materia previdenziale e assistenziale, porre attenzione sui nodi della sanità e sul sistema di welfare della Marca, toccare questioni quali la fiscalità e l’omogeneità dei servizi pubblici a livello locale, ma anche raccogliere le istanze direttamente dai territori della provincia.
Lo Spi Cgil è presente nel Trevigiano con 18 sedi, con 22 leghe Spi comunali e intercomunali. Oltre 5.000 le posizioni previdenziali seguite, una rete vicina e particolarmente attiva anche sul fronte del controllo delle pensioni. Un dato: tra queste ben 973 hanno fatto emergere delle difformità e l’opportunità di operare la ricostituzione contributiva, facendo recuperare ai pensionati arretrati e avvalersi di altri diritti inespressi. «Viviamo questo momento con particolare energia», dice Paolino Barbiero, segretario generale Spi Cgil di Treviso. «Incontrare i nostri tanti iscritti e i pensionati rappresenta un momento di grande unione e solidarietà».
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